Contributi Inps, come funzionano saldo e stralcio
Una volta approvata definitivamente la manovra proposta dal Governo Conte chi è indietro col pagamento dei contributi avrà una possibilità in più per mettersi in regola. Infatti la legge di bilancio prevede una specie di sanatoria per le persone fisiche con Isee sino a 20 mila euro. Gli importi devono essere compresi nel periodo tra 2010 e 2017 e e derivanti dalla liquidazione delle dichiarazioni annuali Iva e redditi. Potranno rientrare i contributi di chi è tenuto a versare a casse professionali e gestione separata Inps. Rispetto ai tempi c’è un limite massimo per presentare la domanda fissata nel 30 aprile 2019. E un calendario che vedremo più avanti per il pagamento delle rate: ultima rata prevista fine luglio 2021.
Saldo e stralcio contributi Inps 2019. le aliquote
Il sistema messo a punto è quello del cosiddetto saldo e stralcio di cui gli esponenti della Lega, su tutti Salvini, hanno parlato più volte sia in campagna elettorale che all’indomani della formazione del governo. Le aliquote variano a seconda del reddito. Fino a 8.500 euro il contribuente è tenuto a versare 16%. Mentre da 8.501 a 12.500 euro l’aliquota è pari al 20%. Infine da 12.501 a 20.000 euro la percentuale da pagare è del 35%. Più le somme dovute per aggio riscossione e rimborso delle spese esecutive e di notifica della cartella.
Saldo e stralcio contributi Inps 2019, date e scadenze
Come dicevamo c’è una scadenza per presentare la domanda: 30 aprile 2019. Mentre per quanto riguarda il pagamento delle rate c’è una doppia possibilità. Infatti sarà possibile pagare il debito in un’unica soluzione entro e non oltre il 30 novembre 2019. Oppure se si preferisce rateizzare il pagamento le rate ci sarà da rispettare una specie di calendario con una scaletta di percentuale del debito a cui far fronte.
- 30 novembre 2019 – 35%
- 31 marzo 2020 – 20%
- 31 luglio 2020 – 15%
- data 31 marzo 2021 – 15%
- 31 luglio 2021 – 15%
La somma che il contribuente è tenuto a versare, in base al proprio debito, sarà comunicato entro il 31 ottobre 2019.
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