Legge 104 e assegno di invalidità con osteoporosi, come averli
Si possono ottenere l’assegno di invalidità e i benefici previsti dalla Legge 104 con l’osteoporosi? Ecco un riepilogo di informazioni utili sul tema.
Pensione e legge 104 con osteoporosi
Ci si chiede spesso quali patologie possano dare la possibilità di percepire l’assegno di invalidità o di usufruire dei benefici previsti dalla Legge 104. Spesso la domanda riguarda patologie comuni, come può essere ad esempio l’osteoporosi. Ma cos’è l’osteoporosi? Si tratta di una patologia che determina l’indebolimento delle ossa e il deterioramento del tessuto scheletrico. Ciò avviene spesso nei periodi post-menopausa e andropausa, colpendo tuttavia in maggior parte il genere femminile.
L’osteoporosi viene evidenziata soprattutto dopo un trauma o una frattura ossea. In merito all’osteoporosi, pertanto, ci si domanda se questa possa determinare una riduzione della capacità lavorativa tale da consentire l’erogazione dell’assegno di invalidità. E al tempo stesso se possa permettere a chi ne soffre di usufruire dei benefici della Legge 104, come ad esempio i permessi retribuiti mensili. Andiamo a rispondere.
Legge 104: assegno di invalidità con osteoporosi, è possibile?
Come per altri tipi di patologie, non è l’osteoporosi in sé a determinare l’invalidità e di conseguenza la riduzione della capacità lavorativa, bensì le sue conseguenze. Infatti, l’osteoporosi non rientra nel novero delle patologie che danno adito al riconoscimento dell’invalidità. Si tratta infatti non di una patologia cronica, ma un processo naturale di invecchiamento osseo. Nonostante l’osteoporosi non sia ritenuta una patologia invalidante, le conseguenze generate da questa malattia possono determinare una certa percentuale di invalidità e una riduzione della capacità lavorativa. Tuttavia, su questi punti spetta all’apposita commissione medica certificare l’eventuale invalidità e quindi la conseguente riduzione della capacità lavorativa.
Legge 104 con osteoporosi: quando è possibile
Molto spesso si confonde terminologicamente l’invalidità con l’handicap. Tuttavia, come abbiamo visto sopra, l’invalidità determina una riduzione della capacità lavorativa più o meno consistente. Di contro, l’handicap riguarda una disabilità psichica, motoria o sensoriale che va a inficiare negativamente sull’integrazione sociale e professionale. Anche in questo caso, tuttavia, l’handicap può essere grave o non grave e in entrambi i casi consentire ai titolari di 104 di usufruire o meno di certi benefici, come ad esempio i 3 giorni di permesso mensile.
L’osteoporosi può consentire l’ottenimento della Legge 104? Anche in questo caso sono da valutare le conseguenze determinate dall’osteoporosi. Le quali, in caso di conseguenze gravi sull’integrazione sociale e professionale del lavoratore, potrebbero far determinare un handicap, il quale andrà comunque appositamente valutato per essere adeguatamente riconosciuto.
In ogni caso, nell’eventualità in cui le conseguenze dell’osteoporosi siano talmente gravi da procurare una percentuale di invalidità pari al 100% e la non autosufficienza, il soggetto potrà ottenere l’indennità di accompagnamento. Ciò è consentito solo se il soggetto non è capace di deambulare senza l’ausilio di un accompagnatore e sia impossibilitato dal compiere autonomamente i normali atti della vita quotidiana.
Osteoporosi e visita fiscale Inps
Chi soffre di osteoporosi ed è stato recentemente vittima di una frattura ossea che gli impedisce lo svolgimento regolare dell’attività lavorativa, può assentarsi dal lavoro causa malattia. La procedura da seguire è sempre la solita. In primis dovrà recarsi dal medico di base, il quale redigerà apposito certificato medico introduttivo che poi inoltrerà all’Inps, rilasciando il numero di protocollo al lavoratore. Dal primo giorno di malattia, il lavoratore che soffre di osteoporosi sarà soggetto a visita fiscale Inps, negli orari di reperibilità che ricordiamo essere distinti in base alla tipologia di lavoratore (privato o pubblico).
Solo in caso di visite specialistiche o terapie si può essere esonerati dall’obbligo di reperibilità. Ma andrà comunque avvisata l’azienda per la quale si lavora. E occorrerà farsi rilasciare apposita attestazione da parte della struttura o del medico in cui si è fatta la visita specialistica. Nella quale si evinca la contemporaneità degli orari del trattamento e della reperibilità fiscale.
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