Si chiude un anno di grandi stravolgimenti politici. Con la vittoria del Movimento 5 Stelle (primo partito per distacco) e del centrodestra a trazione leghista, il panorama cambiò radicalmente. Il “Governo del cambiamento” prese vita dopo una lunga, lunghissima gestazione (all’incirca 3 mesi). Dopo questo primo semestre, ad uscirne rafforzato è sicuramente la Lega, che cannibalizza tanto i suoi alleati naturali (Forza Italia in primis) che congiunturali (M5S).
Il Partito Democratico rimane il primo partito di una opposizione in piena crisi. Tra i più agguerriti tra le file dei “dem” troviamo Graziano Del Rio, attualmente Capogruppo alla Camera per il PD. In occasione dell’ultimo passaggio della Manovra 2019 alla Camera, Del Rio ha partecipato al sit-in fuori Montecitorio. Ecco cosa ha detto.
Le parole di Del Rio al sit-in:” vogliono far pagare più tasse ai pensionati”
“Hanno voluto portare questa manovra all’ultimo momento, perché hanno paura di ciò che c’è scritto lì dentro. Dicono che avrebbero abolito la povertà, ma ci sono solo più tasse per chi combatte la povertà: per le associazioni, per il terzo settore. Hanno detto che ci sarebbe stata più legalità, più sicurezza per le persone oneste. Ma in questa manovra c’è il condono fiscale per chi non paga le tasse, e dopo il condono edilizio c’è bisogno del condono fiscale. Non si vuole un Italia più onesta: si vuole un Italia capace di fare più furbizie.”
Del Rio continua su tasse e pensioni; “si è parlato dell’abolizione della Fornero, ma non c’è nessuna abolizione della Fornero. Potevano fare una salvaguardia come abbiamo fatto noi (che ne abbiamo fatte 8 dal valore di 20 miliardi) ma non l’hanno fatto, perché volevano mandare in pensione solo poche migliaia di persone e, soprattutto, volevano far pagare più tasse ai pensionati. È una manovra che farà pagare più tasse alle imprese, più tasse ai pensionati. Che non mette nessun vero stimolo alla crescita di questo Paese.
Graziano Del Rio: “Luigi Di Maio e Matteo Salvini sono come due autisti ubriachi che guidano un autobus”
“Questo è l’inizio di un anno di mobilitazione che sarà costante, nelle nostre piazze, nei nostri Comuni. Ci sarà bisogno della nostra e vostra vicinanza. Perché questi stanno solo promettendo, dicendo parole, e quando si passa ai fatti, i fatti dicono cose chiare: in questi mesi, il Paese si è fermato. Stanno calando i posti di lavoro; avevamo bisogno di una manovra che aiutasse le imprese, non che tassasse le imprese. Dovevamo mettere più soldi nelle tasche dei dipendenti, non aumentare le tasse locali. Per questo diciamo che l’Italia deve aprire gli occhi sulle false promesse di Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Sono come due autisti ubriachi che guidano un autobus, che ci portano a sbattere. Non sanno leggere nemmeno ai cartelli, vanno a 100 all’ora a un tornante e poi si scusano per essere arrivati tardi. Questa manovra doveva essere approvata prima, non di notte come dei ladri.”