Elezioni regionali 2019: data, dove e quando si vota. Il calendario
Elezioni regionali 2019: saranno 6 le regioni italiane chiamate alle urne nel corso dell’anno, al momento sono tutte governate dal centrosinistra
Calendario elezioni regionali 2019
Aggiornamento: bocciato dal Tar l’Election Day con le Europee per quanto riguarda le Regionali in Basilicata. Si voterà il 24 marzo 2018.
Non solo Europee, nel 2019. Infatti saranno chiamati alle urne anche circa il 50% dei comuni italiani nel prossimo appuntamento con le elezioni amministrative. Tuttavia, monta l’attesa anche per un’importante tornata di elezioni regionali. Infatti, saranno ben 6 le regioni italiane chiamate a rinnovare il proprio consiglio nel corso dell’anno.
Elezioni regionali 2019: quando e dove si vota?
Domenica 10 febbraio 2019 sarà l’Abruzzo ad aprire le danze. Poi sarà il turno della Sardegna chiamata a esprimersi domenica 24 febbraio. Election Day per Piemonte e Basilicata che voteranno per il governatore nello stesso giorno delle elezioni per l’Europarlamento, cioè il 26 maggio. Infine, toccherà a Calabria ed Emilia Romagna che voteranno tra novembre e dicembre 2019.
Tutte e sei le regioni coinvolte dal voto sono amministrate in questo momento dal centrosinistra. Nello specifico, tutti i rispettivi governatori sono esponenti del Partito Democratico. Dal 2014, però, quando si è tenuta l’ultima elezione regionale, il contesto politico italiano è completamente cambiato. Difficile che il centrosinistra riesca a tenere botta all’avanzata di Lega e 5 Stelle cominciata il 4 marzo scorso.
Elezioni regionali 2019: cosa dicono i sondaggi?
La prima regione a votare per il governatore sarà l’Abruzzo. Ciò, in seguito, alla scelta del Presidente Luciano D’Alfonso di optare per un seggio al Senato. Secondo gli ultimi sondaggi (effettuati a novembre 2018) è, attualmente in vantaggio il centrodestra che dovrebbe presentare il senatore Marco Marsilio. Seguono i 5 stelle che candideranno il consigliere regionale Sara Marcozzi. Indietro il centrosinistra con Giovanni Legnini.
Anche in Sardegna, nonostante la candidatura “forte” del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il centrosinistra sembra destinato alla sconfitta. La sensazione è che sarà duello tra centrodestra e pentastellati. La Basilicata, nel frattempo, si appresta a diventare un’altra ex “roccaforte” del Pd ma la situazione è ancora in divenire. Dunque, come in Abruzzo, Sardegna e Basilicata, anche in Calabria – aspettando possibili sviluppi – il governatore verrà indicato da un testa a testa tra centrodestra e M5S.
Qualche speranza in più per il centrosinistra in Piemonte con Chiamparino anche se alle ultime politiche il centrodestra ha fatto incetta di voti e i 5 stelle che dal 2016 governano Torino. Al momento, la vittoria non è certa per il Pd neanche in Emilia Romagna: l’assalto di Salvini ha cominciato a portare dei buoni risultati già da tempo (mentre i 5 stelle non hanno mai sfondato realmente).
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