Fattura elettronica 2019: formato XML e conservazione, guida scadenze
Fattura elettronica 2019: nuove regole e sanzioni; d’altra parte, queste non partiranno prima del 30 giugno o del 30 settembre
Certificato XML e fattura 2019
Dal primo gennaio 2019 è scattato l’obbligo di fatturazione elettronica. Le e-fatture, per la precisione, saranno in formato Xml. Si potranno trasmettere e ricevere per mezzo del Sistema di Interscambio messo in piedi dall’Agenzia delle Entrate. Bisogna conservarle per almeno 10 anni.
Fattura elettronica 2019: molti servizi online già disponibili
Sarà necessario adeguarsi subito alle nuove regole per non incorrere in sanzioni; d’altra parte, queste non partiranno prima del 30 giugno o del 30 settembre (dipende dalla liquidazione dell’Iva, mensile o trimestrale). Per fortuna, sono già disponibili online molti software e app, anche “istituzionali”.
Per esempio, quello della stessa AdE, quello dell’ordine dei commercialisti, quelli delle Camere di commercio o delle banche e così via. Molti sono praticamente gratuiti e, tra l’altro, permettono di impostare la gestione a seconda delle proprie esigenze. Insomma, tutti questi elementi dovrebbero semplificare di molto il passaggio alla fatturazione elettronica.
Fattura elettronica 2019: prezzi e funzioni per tutte le tasche
Dunque, visto che non è stata prevista alcuna proroga per l’entrata in vigore della fatturazione elettronica, meglio scegliere subito uno strumento tra quelli disponibili. I costi sono molto variabili e dipendono dalla professionalità del servizio che si acquista. Si arriva anche a pagare un migliaio di euro circa per fare e conservare centinaia, se non migliaia, di fatture; tuttavia, nella maggior parte dei casi, per compiere tutte le azioni necessarie, basta un programma gratuito o dal costo massimo di 25 euro.
Detto ciò, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione – tutto gratuitamente – una procedura web, un programma per pc ed una app. È gratis anche il servizio di Infocamere ma è disponibile solo per le Pmi iscritte alla Camera di Commercio. Tra i servizi a pagamento, si segnalano Legalininvoice di Infocert (4 euro al mese), oppure, quello di Aruba (25 euro all’anno).