Usufrutto legale dei genitori sui beni del figlio. Come funziona
Che cos’è l’istituto dell’usufrutto legale sui beni del figlio e quali sono le sue finalità. Obblighi per i genitori e casi di cessazione dell’usufrutto.
Un significativo istituto del diritto civile, che caratterizza tutti i nuclei familiari in cui ci sia almeno un figlio, è il cosiddetto usufrutto legale sui suoi beni. Esso è stato introdotto dal legislatore al fine di tutelare al meglio il minore che abbia in proprietà uno o più beni, disponendo alcune prescrizioni in capo ai genitori. Vediamo di seguito di che si tratta e quali sono le sue finalità.
Usufrutto legale sui beni del figlio: definizione normativa e che cos’è
Tale concetto trova la sua collocazione normativa all’articolo 324 del Codice Civile. Esso afferma che: “I genitori esercenti la responsabilità genitoriale hanno in comune l’usufrutto dei beni del figlio, fino alla maggiore età o all’emancipazione. I frutti percepiti sono destinati al mantenimento della famiglia e all’istruzione ed educazione dei figli”. Ciò significa che i genitori, titolari entrambi di piena responsabilità nei confronti della prole, hanno possibilità di sfruttare beni e frutti riconducibili al figlio, sempre però nell’ottica dell’educazione dello stesso e quindi per il suo superiore interesse. Inoltre, durante il periodo dell’usufrutto, debbono essere guidati dalla finalità del mantenimento della famiglia e dalla solidarietà caratterizzante il nucleo familiare. Potranno pertanto, ad esempio, dare in affitto a terzi un appartamento intestato al figlio e riscuoterne i canoni, oppure potranno intascare e servirsi dei proventi derivanti dagli interessi di conto corrente.
Tale tipo di usufrutto è definito “legale” in quanto discende dalla legge in via automatica, cioè per il realizzarsi di esso è irrilevante la volontà dei soggetti coinvolti.
Usufrutto legale sui beni del figlio: quali sono le finalità
Usufrutto sui beni del figlio non significa che i genitori possano fare ciò che vogliono di queste proprietà. La finalità, espressamente voluta dal legislatore, è quella di gestire i beni nell’esclusivo interesse del figlio e della famiglia. Pertanto tutti gli atti di amministrazione del patrimonio del figlio dovranno essere mirati alla sua istruzione, crescita ed educazione; e dovranno comunque garantire la solidità economica del nucleo familiare (evitando ad esempio sperperi del patrimonio o spese poco oculate).
Usufrutto legale sui beni dei figli: quali obblighi per i genitori
Oltre ai suddetti obblighi legati alla tutela dei figli e del nucleo familiare, i genitori titolari di usufrutto legale, debbono rispondere ad alcuni ulteriori obblighi. In particolare, hanno il dovere di custodire il bene e svolgere le riparazioni ordinarie, sopportandone le correlate spese. Qualora fosse accertata la cattiva gestione dei beni e frutti facenti capo al figlio, il giudice può disporre la sospensione dell’usufrutto legale; se necessario, nominerà un curatore di questi beni, al posto dei genitori. Tra gli altri doveri, i genitori dovranno poi fronteggiare il pagamento delle tasse sui beni di proprietà dei figli.
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Usufrutto legale sui beni del figlio: quando si estingue
Ovviamente il legislatore ha disposto con chiarezza anche i casi in cui tale tipo di usufrutto termina. Esso può cessare, esclusivamente, o con la morte del figlio o del genitore, o con il compimento della maggiore età da parte del figlio, o con la sua emancipazione (con tale termine si intende quello particolare status del minore almeno sedicenne che intenda sposarsi e sia stato autorizzato dal tribunale per i minorenni a contrarre matrimonio).