Conto corrente: saldo contabile, disponibile e liquido. Tempi e cosa cambia

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:05 Autore: Giuseppe Spadaro

Conto corrente: vediamo significato e differenza tra saldo contabile, saldo disponibile e liquido e tra data contabile, data disponibile e data di valuta.

Conto corrente saldo contabile, disponibile e liquido. Tempi e cosa cambia
Conto corrente: saldo contabile, disponibile e liquido. Tempi e cosa cambia

Cosa cambia tra saldo contabile e liquido


Chi ha un conto corrente talvolta fa genericamente riferimento al saldo del proprio rapporto bancario. Ma è utile tenere a mente che esistono più tipi di saldo. Ed ognuno di essi va calcolato in maniera diversa sulla base del significato che andremo ad evidenziare di seguito. A proposito di aspetti relativi a banche e conto corrente abbiamo recentemente fatto una panoramica sul Codice Bic Swift conto corrente provando a chiarire cosa è e come è possibile calcolarlo. Torniamo invece adesso alla differenza tra saldo contabile, saldo disponibile e saldo liquido. E conseguentemente andiamo a chiarire il significato di data contabile, data disponibile e data di valuta.

Conto corrente: saldo contabile, disponibile e liquido 

Con il termine saldo contabile si indica la somma algebrica delle operazioni di debito e credito effettuate sul conto nel periodo preso come indicativo.

Invece per saldo disponibile si intende ciò che si ha a disposizione sul conto ma in considerazione anche delle operazioni effettuate ma non contabilizzate. Oppure – per avere una maggiore comprensione – vanno considerati all’interno dell’espressione saldo disponibile eventuali fidi o somme appunto versate ma non ancora disponibili. Si tratta della somma che abbiamo a nostra disposizione per fare operazioni di vario genere.

Terzo e ultimo caso è dato dal cosiddetto saldo liquido. In sostanza rappresenta la cifra sulla quale si considerano interessi di credito o di debito del rapporto bancario.

Per rendere in maniera più efficace cosa cambia tra i vari termini proviamo a fare un esempio. Versando tramite assegno una cifra sul proprio conto (partendo da una disponibilità pari a 0 euro) una somma di euro 500 avremo dopo il versamento un saldo contabile di 500 euro ed un saldo disponibile di 0 euro. Almeno sino a quando la banca non avrà accreditato l’assegno sul nostro conto nel tempo necessario e sulla scorta di quanto previsto dai tempi delle operazioni bancarie.

Conto corrente: data contabile, data disponibile e data di valuta

Come anticipato in apertura di articolo vediamo anche quali differenze sussistono tra data contabile, data disponibile e data di valuta.

Per data contabile è da intendere la data in cui viene registrata l’operazione. Per data disponibile dobbiamo considerare il giorno a partire dal quale la somma accreditata è utilizzabile. Infine la data di valuta è il giorno a partire da cui la somma versata inizia a produrre interessi o la somma prelevata o destinata ad altri termina l’effetto di interessi.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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