Sondaggi elettorali SWG, la maggioranza perde un punto
Sondaggi elettorali SWG, secondo la rilevazione in calo Lega e M5S, mentre cresce l’astensione e alcuni partiti d’opposizione, tra cui PD e Leu.
La pausa delle feste natalizie ha portato una inversione di tendenza nelle intenzioni di voto secondo quanto riportato da SWG. Nulla di spettacolare, si tratta sempre di oscillazioni inferiori al punto. Tuttavia rispetto al 17 dicembre questa settimana sono entrambe le forze della maggioranza a calare. È qualcosa che non è quasi mai accaduto in questi mesi.
Il risultato è un decremento della somma di Lega e Movimento 5 Stelle di circa un punto. Soprattutto a causa della prima. A vantaggio delle principali forze di opposizione, PD, Forza Italia, Liberi e Uguali.
Che sia una fisiologica stanchezza o l’effetto delle polemiche sull’approvazione della manovra di bilancio non lo sappiamo.
Quello che appare evidente è che non si tratterebbe tanto di un trasferimento di consenso da un partito a un altro, ma soprattutto di un passaggio all’astensione, che non a caso appare in aumento nello stesso sondaggio.
Vediamo i numeri, raccolti su un campione di 1500 persone con metodo CATI-CAMI-CAWI.
Sondaggi elettorali SWG, Leu e PD recuperano mezzo punto
La Lega ha perso in tre settimane lo 0,8% calando al 32,2%, ma rimanendo naturalmente al primo posto. Davanti al Movimento 5 Stelle che invece perde due decimi e si porta al 26,3%.
Nel complesso la maggioranza lascia un punto sul terreno e cala al 58,5%. È bene comunque sottolineare che si tratta di una cifra record per i partiti di governo.
Il PD invece viene dato in recupero, guadagna mezzo punto, crescendo al 17,3%. Su anche Forza Italia del 0,3% al 8,3%. Sono comunque percentuali sempre minori di quelle delle elezioni del 4 marzo 2018, soprattutto nel caso del partito di Berlusconi.
Diminuisce Fratelli d’Italia al 3,8%, e nel complesso il centrodestra si porta al 44,3%, perdendo lo 0,7% rispetto a dicembre.
Tra le forze minori in leggero aumento +Europa al 2,9%, mentre Liberi e Uguali, o almeno le forze che ne fanno parte, avanzano di mezzo punto al 2,8%. Rimane però piuttosto lontano il risultato delle politiche.
In leggero decremento Potere al Popolo al 2,2%. Mentre la somma dell’insieme di partiti e movimento che non raggiungono l’1% rimane al 4,2%.
In deciso aumento quelli che non si esprimono e potrebbero astenersi. Crescono al 38,7% rispetto al 36,1% di dicembre.