Causale bonifico detrazioni, bonus, affitto e prestito. Cosa scrivere

Pubblicato il 18 Marzo 2019 alle 06:52 Autore: Daniele Sforza

Cosa scrivere nella causale bonifico? Andiamo a vedere i casi più comuni e quali sono le causali da inserire per ogni eventualità. Le informazioni utili.

Causale bonifico detrazioni, bonus, affitto e prestito. Cosa scrivere
Causale bonifico detrazioni, bonus, affitto e prestito. Cosa scrivere

Tutte le causali per il bonifico


Cosa scrivere nella causale bonifico? Ci sono delle diciture precise da inserire o non esistono regole generali? Bisogna precisare che la causale, come intuibile, dipende dalla ragione alla base del bonifico bancario. E rappresenta sempre un momento di riflessione per chi effettua il bonifico, soprattutto per chi è più timoroso di eccessivi controlli del fisco. Si pensi ad esempio a un regalo ricevuto o a una donazione, o ancora a un prestito. Il fisco controlla i movimenti sospetti, ovvero quelli privi di causale, ma soprattutto senza che vi siano prove a carico che ne attestino la natura esentasse.

Prendiamo il caso di un lavoratore che riceve uno stipendio in banca fisso di 1.500 euro al mese. Lo stesso poi riceve da un amico 200 euro al mese, frutto del rimborso di un prestito da 2.000 euro fatto qualche mese fa e che adesso l’amico sta restituendo tramite bonifico bancario. Cosa si dovrebbe scrivere nella causale di un bonifico di questo tipo? Questo è solo un esempio, ma esistono anche altri casi in cui ci si potrebbe porre la stessa domanda.

Causale del bonifico: a cosa serve

Come è intuibile dal nome stesse, la causale di un bonifico è quello spazio da compilare sia online sia fisicamente che attesta la ragione di quel movimento bancario. Si tratta, insomma, di una sorta di giustificazione che consente di comprendere la causa di questo trasferimento di denaro. La causale serve anche a mettersi al riparo da eventuali controlli del fisco, i quali potrebbero comunque esserci nell’eventualità i movimenti siano ritenuti sospetti. Non è un caso che nell’eventualità di donazioni o regali, si possa richiede sovente una prova documentale che attesti la natura esentasse della somma. Sebbene quanto appena scritto si rivolge più in particolare sui versamenti. Sotto questo aspetto, scrivere la causale corretta in base alla ragione che determina il trasferimento di denaro può risultare importante.

Causale bonifico detrazioni e bonus: cosa scrivere

Il rinnovo annuale dei bonus ristrutturazione e mobili è argomento attuale (se volete saperne di più, consultate questo articolo). Come riporta La Legge per Tutti in merito al bonus ristrutturazioni e al bonus mobili, diverse banche hanno adottato un bonifico parlante composto da una causale già compilata. Ciò è importante per poter fruire del beneficio della detrazione al 50% per le spese legate a interventi di ristrutturazione. Il contribuente dovrà dunque inserire semplicemente altre informazioni importanti legate alla detrazione, come il codice fiscale del beneficiario, nonché la denominazione e il numero di partita Iva dell’impresa che ha effettuato i lavori. Altre banche, invece, non hanno adoperato il bonifico parlante con causale già compilata. In questo caso bisognerà scrivere quanto segue. “Bonifico lavori edilizi con detrazione art. 16-bis dpr 917-86. Pagamento fattura n. XX a favore di [denominazione impresa e n. partita Iva]. Beneficiario: [nome, cognome e codice fiscale].

Causale bonifico affitto: cosa mettere

All’inizio di questo articolo abbiamo fatto l’esempio di un prestito rimborsato tramite bonifico bancario. Prendendo in esame il fatto che un soggetto riceve mensilmente un’entrata da un altro soggetto. È questo il caso dell’affitto, la cui prova documentale è data dal contratto di locazione. La causale bonifico da scrivere risulta quindi semplice e può essere, ad esempio, la seguente. “Pagamento affitto mensilità Gennaio”, oppure “Pagamento canone di locazione [mese di riferimento]”.

Causale bonifico prestito o donazione: cosa scrivere

Un altro trasferimento di denaro comune che, senza causale, potrebbe maggiormente essere sotto il controllo del fisco riguarda il rimborso di un prestito o una semplice donazione. Mettiamo ad esempio un padre che invia dei soldi a un figlio tramite bonifico, oppure a un amico che restituisce un prestito. Per questo tipo di donazioni, soprattutto se di modeste entità, sarà sufficiente una scrittura privata. E nella causale bonifico cosa bisogna inserire? Ricordando che non esiste una dicitura imposta per legge, nel caso di un prestito si potrà scrivere “Prestito per [nome del beneficiario ed eventuale grado di parentela]”. Inoltre, potrebbe essere anche aggiunto il termine “infruttifero” dopo “prestito” per evidenziare la natura del prestito priva di interessi.

Quando il prestito è da rimborsare, la causale potrebbe richiamare quella originaria del prestito. E quindi “Restituzione prestito ricevuto in data XX”. Può e deve essere una precauzione aggiuntiva una scrittura privata tra i due soggetti, che può essere certificata anche via PEC, soprattutto per quanto concerne la data dell’avvenuto prestito o restituzione dello stesso.

Per quanto riguarda la donazione da parte di un padre, oppure un regalo da parte di un parente, la causale da inserire sarà semplicemente “Regalo [livello di parentela]”, senza dover necessariamente specificare la motivazione.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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