Scontro Moretti-Durigon su Quota 100
Pensioni ultima ora: a pochi giorni dall’ok al decreto che renderà definitive le misure in materia pensionistiche, imperversa il dibattito. Ospiti della puntata del programma “Di Martedì” in onda su La7 e condotto da Giovanni Floris andata in onda l’8 gennaio 2019 sono stati il sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Durigon e la rappresentante del Partito Democratico Alessandra Moretti. I due esponenti politici, di maggioranza e di opposizione, si sono lungamente confrontati sul merito delle misure contenute nella bozza del decreto.
Pensioni ultima ora, le critiche di Alessandra Moretti (PD) su Quota 100
La rappresentante del PD ha rivolto la seguente accusa all’indirizzo alla maggioranza: dopo aver detto che avrebbero abolito la riforma Fornero stanno approvando Quota 100 che altro non è che “una finestra, una misura sperimentale e comprensiva di una clausola di salvaguardia”. L’esponente dell’esecutivo ha seccamente smentito l’esistenza di clausole di salvaguardia e ribadito che sono disponibili tutte le risorse necessarie per dare seguito alle misure previdenziali in programma.
Pensioni ultima ora, Durigon: con Quota 100 in pensione 800 mila persone in tre anni
Inoltre Durigon ha rivendicato che Quota 100 servirà per svuotare un bacino importante di lavoratori impossibilitato ad andare in pensione a causa della riforma Fornero. Ha parlato di 350mila persone nel 2019 e 800mila persone in tre anni. “Quota 100 rispecchia purtroppo la grave crisi che aveva creato la famosa legge Fornero, con un bacino così ampio che non potevamo svuotarlo tutto quanto insieme. Oggi finalmente 350mila persone potranno andare in pensione quest’anno, 800mila in tre anni”.
In più ha ricordato che complessivamente il Governo ha messo a disposizione “circa 22 miliardi di euro”.
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Pensioni ultima ora, scontro Moretti-Durigon su TFS
Un altro punto cruciale della discussione tra Alessandra Moretti e Claudio Durigon ha riguardato il Trattamento di Fine Servizio (TFS), ovvero la buonuscita dei lavoratori pubblici. In base a quanto si apprende i dipendenti pubblici che aderiranno a Quota 100 dovranno attendere almeno 5 anni per ricevere il TFS. Tale versione non è stata smentita dal sottosegretario, che invece ha precisato aspetti legati agli interessi in caso di richiesta di anticipo. Perché i potenziali pensionati avranno la possibilità di chiedere agli istituti bancari un anticipo con interessi che potrebbe essere coperto da fondi statali. Dopo la polemica sollevata da Alessandra Moretti, Claudio Durigon ha ribattuto: “Gli interessi non verranno pagati dal pensionato, ma dallo Stato”.
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