Fernando Aiuti morto: causa della morte, indagini verso il suicidio
Fernando Aiuti morto, simbolo della lotta contro i pregudizi sull’AIDS. Si indaga per comprendere le cause della morte. Suicidio tra le ipotesi
Il celebre immunologo Fernando Aiuti ha perso la vita precipitando da una rampa di scale, adiacente al reparto in cui si trovava ricoverato. Il professor Aiuti, 86 anni e stimato da tutti, aveva da poco scoperto di essere affetto da una grave malattia cardiaca.
La sua morte sarebbe avvenuta la mattina del 9 gennaio, in seguito ad un violento trauma cranico causato dalla caduta. Si fa largo, dunque, l’ipotesi di suicidio.
Il Professor Ferdinando Aiuti aveva, infatti, espresso più volte il malcontento verso i numerosi ricoveri, nonché verso le cure a cui era costretto a sottoporsi a causa della sua malattia.
Ferdinando Aiuti morto: il bacio con Rosaria Iardino e la lotta contro l’AIDS
Fernando Aiuti, considerato il pioniere della lotta contro l’AIDS, era presidente dell’associazione Anlaids. Famosa è la fotografia, scattata nel 1991, che lo ritrae mentre bacia la giovane paziente Rosaria Iardino, sieropositiva. Il bacio servì a spezzare quei pregiudizi che, ormai da alcuni, tenevano giravano intorno ad una malattia così delicata come l‘immunodeficienza acquisita.
L’immunologo Fernando Aiuti cercò di spiegare e far capire a tutti i modi in cui l’HIV veniva trasmesso, non di certo tramite un semplice bacio. Il gesto del Professore divenne così simbolo della lotta contro l’AIDS, in Italia e all’estero.
Quarto grado: anticipazioni, ospiti e inchieste. Stasera 11 gennaio
Ferdinando Aiuti morto: chi era l’immunologo
Ferdinando Aiuti aveva dedicato la gran parte della sua vita alla lotta contro l’AIDS. Lotta che si tradusse, in primis, in prevenzione e informazione. Il professore, laureato in Medicina all’Università La Sapienza di Roma, si oppose ai pregiudizi che caratterizzavano l’HIV e che opprimevano i sieropositivi tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta.
Tra il 2008 e il 2013 è stato Presidente della Commissione Politiche Sanitarie e solo nel 2010 è stato riconosciuto come Professore Emerito de La Sapienza.
Maria Iemmino Pellegrino