Opzione donna e pensione anticipata a gennaio 2019
Pensioni ultima ora: molti si chiedono se sarà questa la settimana decisiva per conoscere le nuove regole con cui si potrà andare in pensione. Tutto lascia presupporre di sì. Entro venerdì 18 gennaio 2019 dovrebbe arrivare l’ok alla versione definitiva del decreto relativo al reddito di cittadinanza e a interventi in materia pensionistica di cui è stata resa disponibile una bozza ai primi di gennaio.
Pensioni ultima ora, Opzione donna bozza Decreto
Al momento sembrano esserci alcuni punti fermi e altre questione ancora oggetto di discussione. Tra i punti fermi i requisiti di Quota 100: 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Mentre tra le questioni, a quanto pare, in via di definizione ci sarebbe la cosiddetta Opzione Donna.
Nella bozza resa nota il testo recita, all’articolo 16, “1. Il diritto al trattamento pensionistico anticipato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 180 è riconosciuto nei confronti delle lavoratrici dipendenti nate entro il 31 dicembre 1959, e delle lavoratrici autonome nate entro il 31 dicembre 1958 le quali abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni.
2. Al trattamento pensionistico di cui al comma 1 si applicano le disposizioni in materia di decorrenza di cui all’articolo 12 del decreto – legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122”.
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Pensioni ultima ora, opzione donna modificato?
Stando ad alcune indiscrezioni proprio il contenuto dell’articolo 16 del decreto che affronta la materia di Quota 100 potrebbe subire modifiche. In base a quanto pubblicato dal quotidiano Il Sole 24 Ore il “diritto alla pensione anticipata alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2018, hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età di almeno 58 anni per le lavoratrici dipendenti e almeno 59 anni per quelle autonome”.
Secondo altre fonti il testo presumibilmente definitivo riporterebbe quanto riportato di seguito.
“1. Il diritto al trattamento pensionistico anticipato è riconosciuto nei confronti delle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2018 abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un’età anagrafica pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 180. Il predetto requisito di età anagrafica non è adeguato, agli incrementi alla speranza di vita di cui all’articolo 12 del decreto – legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 e successive modificazioni”.
Tutte le informazioni, vogliamo ribadirlo, sono soltanto delle indiscrezioni. Al momento rispetto alla necessità di avere certezza è utile aspettare la versione definitiva del decreto. Solo una volta approvato il testo definitivo sarà possibile avere indicazioni certe.
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