Documento riepilogativo conto corrente: costi sostenuti o accrediti

Pubblicato il 15 Gennaio 2019 alle 12:15 Autore: Guglielmo Sano

Conto corrente: il cosiddetto documento riepilogativo, di norma, viene inviato dagli istituti di credito ai propri correntisti alla fine di ogni anno

Documento riepilogativo conto corrente: costi sostenuti o accrediti
Documento riepilogativo conto corrente: costi sostenuti o accrediti

Il cosiddetto documento riepilogativo, di norma, è inviato dagli istituti di credito ai propri correntisti alla fine di ogni anno; generalmente in esso, come dice il nome stesso, sono raccolte tutte le informazioni relative alle attività del proprio conto nel corso di un determinato periodo.  

Conto corrente: cos’è l’ISC?

Nel documento riepilogativo, quindi, sono elencate tutte le attività che avvengono tramite il proprio conto; queste sono divise in operazioni a debito, i pagamenti effettuati, e in operazioni a credito, cioè i pagamenti ricevuti. Naturalmente ogni operazione è accompagnata dalla data in cui è avvenuta e dalla data in cui è registrata.

Un’informazione molto più interessante è, invece, quella indicata dall’ISC. Per ISC si intende l’indicatore sintetico di costo riferito a una particolare tipologia di conto corrente. In pratica, controllando il valore dell’ISC attribuito per ciascuna tipologia di conto (in tutto sono 7) – è presente su ogni estratto conto – e confrontandolo con l’importo totale delle spese sostenute i correntisti possono valutare la convenienza del conto stesso rispetto alle proprie esigenze.

Conto corrente: portabilità veloce

Nel caso in cui si valuti più conveniente cambiare istituto di credito è bene sapere che la legge assicura la portabilità veloce del conto. In sostanza, tutte le banche sono obbligate a trasferire tutte le informazioni necessarie al trasferimento del conto entro 12 giorni. Se avvengono dei ritardi è possibile richiedere un risarcimento composto da una quota fissa, pari a 40 euro, e di una quota variabile che cambia in proporzione alla giacenza media del conto al momento della richiesta di trasferimento e dai giorni di ritardo nel completare il trasferimento.

Tuttavia, a questo punto, nonostante adesso siano vietate dalla legge, è comunque sempre meglio controllare che non vengano fatte pagare delle spese relative alla chiusura del conto. Rivolgersi al’Arbitro Bancario Finanziario o all’autorità giudiziaria è l’unico modo per recuperare somme illegittimamente addebitate.  

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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