Pensioni ultima ora: Di Maio “Quota 41 per tutti” grazie a elezioni europee
Pensioni ultima ora, Di Maio e Di Battista in viaggio insieme verso Strasburgo scaldano i motori vero le europee. E il M5S rillancia “Quota 41”
Quota 100 con le europee?
Pensioni ultima ora: l’esecutivo sta per rendere esecutive le misure in materia previdenziale e sul reddito di cittadinanza, sinora note in bozza. Nel frattempo le forze politiche iniziano a scaldare i motori in vista delle elezioni europee in programma nella prossima primavera. In particolare tra i più attivi su questo fronte sono gli esponenti del MoVimento 5 Stelle.
Pensioni ultima ora, Di Maio e Di Battista on the road
Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista hanno registrato e proposto tramite Facebook alcuni video mentre raggiungono in auto Strasburgo. Una occasione per mostrarsi insieme e dare l’idea della compattezza del MoVimento. E anche per fare il punto della situazione delle proposte da lanciare in Europa come la battaglia anti-spreco del palazzo di Strasburgo, sede della UE.
Pensioni ultima ora, Di Maio rilancia “Quota 41”
Nell’occasione non è mancato un passaggio sulle pensioni. Questo il messaggio che arriva dal MoVimento. “C’è una cosa importante che tutti i cittadini devono sapere: non abbiamo finito qui. Dobbiamo fare quota 41, che è il vero superamento totale della legge Fornero e per farlo abbiamo bisogno che quest’anno, con le elezioni europee, cambino alcune regole europee”.
Riferimento e ambizione sono chiarissimi. Dopo Quota 100, contenuta nel decreto di prossima applicazione, dovrà essere la volta di Quota 41. In pratica se è vero che tutte le misure previste dal Decreto che sarà presumibilmente approvato giovedì 17 gennaio 2019 saranno temporanee e dureranno per un triennio (2019, 2020, 2021) dopo bisognerà andare oltre.
Come? Dando la possibilità di andare in pensione a coloro che avranno come requisito i 41 anni di contributi versati. Dovranno poterlo fare a prescindere dall’età anagrafica.
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Pensioni ultima ora, Quota 41 e vincoli europei
La dichiarazione non è affatto una novità assoluta. Ma è significativo che l’idea venga rilanciata. Sia perché significa la speranza ai tanti italiani che in campagna elettorale hanno immaginato che il promesso “superamento della riforma Fornero” potesse tradursi subito in Quota 41. E sia perché fa chiaro riferimento alla necessità di allentare i vincoli europei. Infatti Quota 41 incontra ostacoli di natura economica che si collegano direttamente all’alto debito pubblico italiano e alla percentuale di deficit di cui molto si è dibattuto a cavallo dei giorni di approvazione della manovra.
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