Sorbillo chiuso per bomba a Napoli: quando riapre, appello del proprietario
Sorbillo chiuso per bomba: un ordigno è esploso davanti all’ingresso della storica pizzeria di Napoli. Ecco quando riapre e cosa ha detto il proprietario.
Bomba Sorbillo Napoli, cosa è successo
Nuovo episodio di cronaca a Napoli. Chiuso per bomba: questa la scritta sul cartello che Gino Sorbillo, il proprietario di una delle più note pizzerie d’Italia, storico locale di via Tribunali a Napoli, ha messo su Facebook. Un ordigno è infatti esploso in prossimità dell’ingresso della pizzeria Sorbillo. Un dipendente è riuscito a scampare all’esplosione. L’episodio ha richiamato alla memoria l’incendio avvenuto 5 anni fa. Il proprietario del locale ci ha messo la faccia, appellandosi alla Napoli onesta, buona e pulita.
Sorbillo chiuso per bomba a Napoli: l’appello del proprietario
“Una bomba contro la mia pizzeria adesso!” è il primo messaggio di Gino Sorbillo sulla sua pagina Facebook. “5 anni fa mi hanno incendiato la pizzeria e adesso arriva anche una bomba. Sono stato nell’Arma dei Carabinieri e ho scelto di fare il Pizzaiolo nella mia Napoli che amo e amerò per sempre”.
Poi un video in diretta questa notte e un messaggio rivolto alla Napoli onesta. “Dopo l’incendio di 5 anni fa adesso arrivano anche le bombe… Mi scuso con tutta la Napoli «buona», con l’Italia «buona» e con tutte le persone che vivono onestamente perché certi avvenimenti così forti ed eclatanti fanno cadere le braccia e demoralizzano la società. Sono stato nell’Arma dei Carabinieri e ho scelto di fare il Pizzaiolo perché amo troppo la mia città e la amerò per sempre. La Napoli «sana» è sempre nel mio cuore”.
Un nuovo post lo ritrae invece davanti al locale con un cartello in mano su cui c’è scritto “Chiusa per bomba la pizzeria Sorbillo Gino (riapriamo presto)”. Un messaggio di speranza quel “riapriamo presto” e di coraggio, l’evidenza di non voler sottostare né piegarsi alle minacce. “La pizzeria di Gino Sorbillo è CHIUSA PER BOMBA. Dopo l’incendo di 5 anni fa adesso arrivano anche le bombe a via Tribunali 32 dove c’è la sede storica… il 17 gennaio in tutte le pizzerie della città ci saranno i festeggiamenti per la Giornata del Pizzaiolo in onore del Santo Protettore del Pizzaiolo Sant’Antuono: centinaia di pizzerie serviranno una pizza speciale ai propri clienti e sarà questa per me l’occasione per ricordare a tutti i pizzaioli della città che dobbiamo essere sempre uniti. Andiamo avanti”.
Sorbillo chiuso per bomba a Napoli: le reazioni
Alla notizia dell’esplosione davanti alla pizzeria Sorbillo sono giunte diverse manifestazioni di solidarietà dal mondo del giornalismo, dello spettacolo e della politica. Sandro Ruotolo ha scritto che la bomba esplosa davanti alla pizzeria Sorbillo “ha ferito tutti noi”. Quindi riprende il messaggio di Gino Sorbillo per poi porsi delle domande e lanciare un’esortazione importante. “Perché questa bomba? Racket? O altro? Di certo, noi stiamo con Gino e di certo Gino ha detto chiaro chiaro che lui non molla. Disarmiamo Napoli, liberiamoci dalle camorre”. Questa mattina un altro messaggio importante, che racchiude anche un’iniziativa. “Siete proprio in tanti che volete uscire dal virtuale ed esprimere in carne e ossa la solidarietà a Gino Sorbillo. Sono d’accordo con voi. Sarebbe bello incontrarci in piazza Miraglia il giorno in cui riaprirà la pizzeria di via dei Tribunali. Siete d’accordo? La camorra è una montagna di merda”.
Sull’episodio si è espresso anche il vicesindaco di Napoli, Enrico Panini. “Lavoriamo tutti affinché quel Chiuso per Bomba duri il meno possibile e il locale possa aprire al sorriso delle persone pulite quanto prima. Faccio voti perché le forze dell’ordine riescano a individuare i criminali che hanno messo la bomba. Un abbraccio grande come il mondo a Gino e ai suoi cari”.
Da segnalare anche il messaggio del sottosegretario all’Interno Luigi Gaetti: “Lo Stato non abbandonerà i cittadini come Sorbillo” e “incoraggia chi decide di opporsi a questi atti intimidatori e decide di denunciare”.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it