Colf e badanti: aumento stipendio 2019, ecco gli importi aggiornati
L’aumento salriale di colf e badanti rispetto all’anno scorso – come si diceva determinato da un altro aumento, quello dell’inflazione – è dell’1,1%
Importo stipendio colf e badanti 2019
Adeguati al 2019 i minimi retribuiti da corrispondere ai lavoratori domestici. Decisivo l’incontro di qualche giorno fa tra la Fidaldo, l’associazione che raggruppa i datori di lavoro di colf e badanti, e vertici del Ministero del Lavoro. La variazione è stata stabilita in base all’aumento del costo della vita registrato dall’Istat a novembre.
Colf e badanti: le nuove tabelle retributive
In base alle nuove tabelle retributive, destinata a crescere la retribuzione dei lavoratori domestici a partire già da questo mese di gennaio 2019. L’aumento rispetto all’anno scorso – come si diceva determinato da un altro aumento, quello dell’inflazione – è dell’1,1%.
Dunque, in base all’aggiornamento, ad oggi il minimo salariale dei lavoratori domestici conviventi passa a 636,2 euro al mese per il profilo A – il più basso, quello dei lavoratori non qualificati – mentre arriverà a toccare quota 1.385 euro per i lavoratori di livello “super”, il più alto. Per quanto riguarda i lavoratori a ore il minimo sarà di 4,62 euro all’ora, profilo A, fino al massimo di 8,21 euro all’ora previsto per i lavoratori più qualificati.
Colf e badanti: vitto, alloggio e assistenza notturna
Sale anche la retribuzione in relazione alle indennità sostitutive di vitto e alloggio. Nel 2019, gli importi crescono rispettivamente fino a 1,96 euro e 1,69 euro. Di 668,01 euro al mese la presenza notturna, cioè la presenza sul luogo ma senza prestazioni lavorative dalle ore 21 alle ore 8. In generale, cresce la retribuzione dell’assistenza notturna: 997,67 euro per l’assistenza a persone autosufficienti e 1.130 euro per l’assistenza a persone non autosufficienti.
Resta da precisare che l’aumento riguarda esclusivamente i datori di lavoro che per la retribuzione del proprio collaboratore domestico si attengono alle tariffe sindacali. Chi corrisponde importi più elevati in base al superminimo assorbile non è disposto alcun cambiamento dato che la retribuzione è superiore a quella minima.
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