Età pensionabile Europa: Italia in anticipo di un anno. I dati

Età pensionabile, gli italiani a dispetto delle ultime riforme vanno in penione di fatto un anno prima degli altri europei

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Età pensionabile Europa: Italia in anticipo di un anno. I dati

Ci sono le leggi, e poi c’è la realtà, fatta di anticipi ed eccezioni, deroghe e scappatoie. E l’Italia è campione in questo, almeno in tema pensioni.

Da un lato infatti l’età normale di ritiro dal lavoro dopo la riforma Fornero e quelle precedenti è di 66,6 anni. Siamo secondi in Europa dopo la Polonia, con 67 anni, e molto più in là della Spagna, ultima con 59,3 anni.

Dall’altro vi sono le uscite precoci, usate da moltissimi cittadini. L’opzione donna, l’Ape social o normale, introdotta da poco. La pensione anticipata, nel 2019 possibile per gli uomini con 42 anni e 10 mesi di contributi e per le donne con 41 anni e 10 mesi.

E poi i trattamenti particolari, per esempio per i militari, o per i lavori usuranti.

Questo senza contare naturalmente le proposte di modifica governative che ancora devono essere discusse e varate nei dettagli relative alla cosiddetta “quota 100”.

Tutto ciò abbassa le età pensionabili. Ma quanto?

Età pensionabile, quella effettiva in Italia è un anno più basso di quella media europea

Di fatto in Italia si va in pensione a 62,1 anni. È quanto emerge dalle statistiche del Centro Studi ImpresaLavoro che ha utilizzato statistiche dell’OCSE.

Quello che emerge è che l’età effettiva di pensionamento italiana non è solo inferiore a quella legale, ma è anche di un anno più bassa di quella media europea.

Se poi consideriamo l’età a cui le donne si pensionano si scende nel nostro Paese a 61,3 anni, contro una età legale di 65,6.

Basti pensare che in alcuni Paesi come il Portogallo parliamo di una età pensionabile effettiva di 7 anni più alta, in Irlanda di una di 5 anni in più.

Insomma, la maggior parte dei lavoratori usa, essendo ancora possibile, l’opportunità di andare in pensione in modo anticipato.

Ma sono i giovani quelli a cui andrà peggio. Secondo le stesse statistiche chi ha cominciato a lavorare nel 2016 dovrà aspettare fino all’età di 71,2 anni prima di raggiungere l’agognata pensione.

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