In che posizione s’inserisce l’Italia quando si parla di ricchezza privata? Cosa ci dice il confronto con il Pil e come sono messi gli altri Paesi europei? Domande più che legittime, perché ancora risuona l’eco del declassamento di Moody’s, bilanciato però dal mantenimento dell’outlook “Stabile”. Perché qualora le cose andassero male, ci sono ancora diversi fattori che fanno ben sperare: tra questi il flusso di investimenti internazionali, ma soprattutto “l’elevata ricchezza privata”. L’Italia è senza dubbio nella top ten della classifica dei Paesi con la ricchezza privata più alta ed è proprio questo elemento che ha permesso a Moody’s di valutare come l’Italia si basi su una importante “valvola di sicurezza per lo Stato”, rappresentando altresì “una fonte di finanziamento per il governo”.
Ricchezza privata in Italia: la classifica
In una recente infografica pubblicata sul sito VisualCapitalist, in un articolo pubblico da Jeff Desjardins nel maggio 2018, l’Italia appare tra i 10 Paesi più “in salute” al mondo. Insieme agli altri 9, il nostro Paese detiene il 73,5% del totale della ricchezza privata nel mondo. Al promo posto troviamo gli Stati Uniti, seguiti dalla Cina e dal Giappone. Fuori dal podio ecco Regno Unito e Germania, mentre al sesto posto troviamo l’India, che registra anche la maggior crescita (+160%) rispetto insieme alla Cina (+198%). Seguono Francia, Canada e Australia, mentre l’Italia si piazza in un dignitoso decimo posto. Su un totale di 215 trillioni di dollari nella grande torta della ricchezza privata, tre quarti sono in mano a 10 Paesi. Sul sito è pubblicata una tabella in cui elenca la variazione percentuale di crescita in un decennio (2007-2017).
PAESE | RICCHEZZA (Trillioni di $) | VARIAZIONE 2007-2017 (%) |
Stati Uniti | 62.6 | 20% |
Cina | 24.8 | 198% |
Giappone | 19.5 | 22% |
Regno Unito | 9.9 | -2% |
Germania | 9.7 | 0% |
India | 8.2 | 160% |
Francia | 6.6 | -11% |
Canada | 6.4 | 25% |
Australia | 6.1 | 83% |
Italia | 4.3 | -19% |
La classifica sopra riportata parla chiaro. L’orgoglio di essere nella top ten è sbilanciato dalla mancata crescita nel decennio preso in esame, tant’è che la variazione del nostro Paese è quella più pesante (-19%) e unica assieme a quella ben più contenuta del Regno Unito (-2%).
Ricchezza privata in Italia: rapporto tra asset e debiti
Un’altra interessante infografica pubblicata da TrueNumbers nello stesso periodo raffronta il rapporto tra asset posseduti e debiti prendendo in considerazione dati 2016 stilati da Eurostat. Qui si evince che le famiglie britanniche hanno più asset di tutti (7-543 miliardi), ma al tempo stesso anche più debiti rispetto a tutti gli altri Paesi europei (2.136), “con un rapporto tra attività e passività di 3,5”. Segue poi la Germania, con asset per 6.765 miliardi di euro e debiti per 1.686 miliardi (rapporto att./pass. = 3,4).
Diverso il discorso italiano. Le famiglie del Belpaese possiedono infatti 4.168 miliardi di asset contro 927 milioni di debiti, con rapporto tra attività e passività pari a 4,4. Cosa significa? Che “le famiglie italiane sono molto ben patrimonializzate”. Quello stesso patrimonio, insomma, che qualche tempo fa ha citato Moody’s considerandolo una valvola di sicurezza. Va però considerato il fatto che la maggior parte degli asset in mano alle famiglie italiani sono immobili e anche la maggior parte dei debiti è legata prevalentemente al mercato immobiliare, visto che sovente si traduce in mutui e finanziamenti per l’acquisto della casa. Sondando invece il confronto percentuale sul Pil si registra che le famiglie possiedono asset per il 248% del Pil, mentre i debiti ammontano solamente al 55% del Pil.
Ricchezza privata in Italia: ultimi dati
Altri dati sono citati in un recente articolo (ottobre 2018) sul Sole 24 Ore a cura di Andrea Franceschi. Qui si parla di debito pubblico molto elevato per l’Italia, ma anche di ricchezza privata tra le più elevata al mondo. Citando l’Ocse, “il patrimonio netto delle famiglie italiani è pari a 5,56 volte il reddito medio disponibile”. Stando invece ai dati di Bankitalia Unimpresa, con riferimento a settembre 2017, la ricchezza privata delle famiglie italiane è pari a 4.290 miliardi di euro. Gli incrementi maggiori rispetto a settembre 2016 sono da registrarsi nell’investimento in titoli azionari (991.335, +9,67%) e fondi comuni (517.316, +9,02%). Ma interessante è anche segnalare come una buona parte di questo tesoro continui a essere depositato in conti correnti (883.727, +6,77%), mentre si perde la fiducia sui depositi (456.374, -3,18%) e soprattutto nell’investimento in obbligazioni (-14,61%).
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