Tempo massimo notifica bollo auto 2019
Non abbiamo pagato il bollo auto qualche anno fa e adesso ci viene notificata una cartella esattoriale con cui ci viene intimato a pagare il debito. Oppure lo abbiamo pagato, non siamo colpevoli di evasione, ma la cartella esattoriale ci arriva lo stesso. Purtroppo spetta al contribuente provare di essere dalla parte della ragione e lo può fare in due modi. Presentando un’istanza di autotutela oppure facendo ricorso al giudice. Il ricorso deve però essere fatto con cognizione di causa e non solo per dilatare i tempi. Una volta che il debito è stato “scoperto”, infatti, è difficile scappare ai propri obblighi nei confronti del creditore. Parimenti, se si è invece in regola con il fisco e non si deve pagare alcunché, è consigliabile presentare il ricorso e vincerlo.
Bollo auto: cartella esattoriale, quando non si deve pagare
Per sfuggire al debito di un bollo auto non pagato diversi anni fa si fa affidamento al trascorrere del tempo. E, più precisamente, al fenomeno della prescrizione. Il bollo auto è una tassa regionale il cui tempo di prescrizione risulta piuttosto breve. Infatti, il bollo auto si prescrive in 3 anni (qui un altro nostro articolo sul tema bollo auto e prescrizione). Attenzione, però. Perché i 3 anni non partono dall’anno di riferimento in cui si deve pagare il bollo auto, bensì dal 1° gennaio dell’anno successivo. Ad esempio, se non si è pagato il bollo nel 2015, a partire dal 1° gennaio 2019 questo è caduto in prescrizione. A condizione che nel frattempo non sia arrivata alcun avviso di pagamento o cartella esattoriale. L’arrivo di queste comunicazioni ufficiali, infatti, interrompe i termini di prescrizione e li fa ricominciare da capo.
Bollo auto: quando presentare ricorso
Ricapitolando, la cartella di pagamento relativa al bollo auto dovrà essere notificata entro 3 anni dall’iscrizione a ruolo del tributo. Il bollo auto si prescrive in 3 anni, che partono dall’anno successivo a quello di riferimento nel quale era richiesto il pagamento.
Per presentare ricorso si hanno invece 60 giorni di tempo. Il ricorso per opporsi alla cartella di pagamento del bollo auto va presentato dunque entro 2 mesi dalla ricezione della stessa presso la Commissione Tributaria Regionale Provinciale.
Bollo auto: notifica pagamento e ricorso, l’autotutela
Il primo modo per opporsi alla cartella di pagamento corrisponde all’istanza di autotutela. Si tratta di un modulo che il contribuente deve compilare al fine di annullare la richiesta di pagamento. Tuttavia l’esercizio di autotutela può far correre qualche rischio, visto che questa non interrompe né sospende i 60 giorni utili per presentare il ricorso e inoltre potrà essere anche rifiutata dall’amministrazione competente. Per scaricare il modulo di esercizio di autotutela, vi rimandiamo a questo articolo. Questo tipo di ricorso va inviato per raccomandata A/R o via PEC sia all’agente della Riscossione, sia all’ente che pretende il credito.
Bollo auto: ricorso presso la Commissione Tributaria
La seconda modalità riguarda il ricorso presso la Commissione Tributaria. Ovviamente ha un costo, visto che bisogna considerare l’assistenza legale. Ma la speranza di poter vincere e di poter compensare le spese processuali, che sarebbero a carico della parte perdente, potrebbe far propendere anche per questa modalità di ricorso. Certamente più sicura dell’autotutela, ma a volte non sempre necessaria.
Tuttavia, va anche ricordato come sia possibile effettuare il ricorso da solo, senza l’aiuto di un legale. Questa opportunità è consentita solo se l’importo richiesto non supera i 3.000 euro per i ricorsi in Commissione tributaria.
Bollo auto: notifica pagamento e ricorso, reclamo e mediazione
Il ricorso dovrà contenere anche una richiesta da inviare all’Agente della Riscossione e all’Ente che pretende il credito di annullamento della richiesta di pagamento in base alle motivazioni presenti nel ricorso. Una sorta di reclamo e tentativo di mediazione, insomma. Ciò è obbligatorio per tutte le cartelle esattoriali di importo fino a 50 mila euro.
Bollo auto 2000-2010: annullamento debiti
Come riportato dal Decreto Fiscale (DL n. 119/2018) le cartelle esattoriali notificate tra il 2000 e il 2010 relativi a particolari tipi di debiti (tra cui il bollo auto) e di importo non superiore a 1.000 euro, sono state annullate entro il 31 dicembre 2018. Se siete tra i soggetti coinvolti e siete interessati a verificare la vostra posizione, vi consigliamo di consultare questa guida.
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