Cognome della madre alla nascita, quando è concesso dalla legge
Quando è possibile dare il cognome della madre al figlio o ai figli. I chiarimenti in proposito da parte di Corte Costituzionale e Ministero dell’Interno.
Una questione molto discussa negli ultimi anni è quella della possibilità di dare il solo cognome della madre ad uno o più figli. Recentemente è intervenuta la Corte Costituzionale con sentenza e il Ministero dell’Interno con una circolare che hanno chiarito come rispondere a tale quesito. Vediamo di seguito come si sono pronunciati.
Cognome della madre: che cosa hanno stabilito Consulta e Ministero dell’Interno
Una recentissima sentenza della Corte Costituzionale ha appunto chiarito ai genitori come comportarsi nella scelta del cognome al figlio. Ha stabilito che, allo stato attuale, non è consentito dare ai neonati il solo cognome della madre. Ha però aggiunto che esso può essere aggiunto a quello del padre. Con la risultanza che si avrà un doppio cognome.
Il Ministero dell’Interno ha poi integrato la risposta alla questione, sancendo – con circolare – che il doppio cognome è possibile se c’è accordo dei genitori; laddove non ci sia, continua ad applicarsi la regola convenzionale dell’esclusività del cognome paterno.
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Cognome della madre: gli effetti di tali provvedimenti sui genitori
Pertanto, allo stato attuale dell’ordinamento normativo, su cui sono intervenuti questi due provvedimenti, i genitori hanno due scelte differenti. Attribuire al figlio il solo cognome paterno, oppure, in comune accordo, il doppio cognome. Ne consegue che al momento non è possibile dare il solo cognome materno al figlio. Ciò però non impedisce che in futuro la Corte Costituzionale si pronunci di nuovo, eventualmente sancendo l’incostituzionalità della mancata previsione normativa del solo cognome della madre.
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