Roger Federer è il passato, Stefanos Tsitsipas è il futuro, Djokovic e Nadal sono il presente. È questa la sintesi di questi Australian Open. Per la 53a volta il serbo e il maiorchino si sfideranno. Questa volta in palio c’è la vittoria del primo Slam dell’anno. Finale identica a quella del 2012, dove dopo quasi 6 ore di partita si impose Djokovic al 5° set. Nadal va a caccia del suo 18° Slam, il 2° in Australia. Djokovic del 15°, il 7° in terra australiana.
Australian Open 2019: lo strapotere di Nadal e Djokovic
Il torneo di Nadal finora è stato perfetto: neanche un set perso. Ha regolato negli ottavi di finale come al solito Berdych, ha rispedito al mittente le ambizioni dei giovani Tiafoe e Tsitsipas rispettivamente nei quarti e nelle semifinali. Rafa sembra essere il favorito, ma attenzione perché Djokovic è in crescita. Dopo aver faticato agli ottavi contro il giovane Medvedeev, ha passeggiato su Nishikori e Pouille nei due turni successivi. Di certo, domenica avremo una finale di altissimo livello, la migliore che possiamo avere, fra i due giocatori che attualmente sono indubbiamente i più forti al mondo.
Australian Open 2019: Nadal e Djokovic ai raggi X
Nadal in questo torneo ha attuato un gioco diverso dal solito. Molto più aggressivo, più discese a rete, rovescio molto migliorato. Il lavoro di Carlos Moya, suo coach dall’anno scorso, sta facendosi vedere. Il maiorchino, che a giugno compirà 33 anni, non ha più un fisico che gli permette scambi lunghi e faticosi, e perciò ha dovuto accorciare la durata dei punti.
Djokovic invece è sempre lo stesso, ma ogni volta che scende in campo sembra sempre più forte, determinato e sicuro di sé. Se nella partita contro Medvedeev è stato perfetto, nelle due successive non ha lasciato scampo ai suoi avversari. Marjan Vajda, dall’anno scorso tornato sulla sua panchina, lo ha rimesso in condizioni fisiche straordinarie e gli ha infuso quella grinta che è sempre stata uno dei suoi marchi di fabbrica che però nel 2017 sembrava essersi svanita nel nulla.
Australian Open 2019: il fallimento della Next Gen
Per il capitolo giovani, ripassare alla prossima occasione. Questo sembra dire lo Slam australiano. A parte per l’exploit di Tsitsipas negli ottavi contro Federer, tutti gli altri hanno deluso. Khachanov è uscito al terzo turno contro il modesto Roberto Bautista Agut. Zverev anche in questa occasione ha deluso, uscendo al quarto turno contro Raonic. Daniil Medvedeev ha disputato un ottimo match con Djokovic, ma si è dovuto arrendere a causa della non ancora adeguata preparazione fisica. Tiafoe e De Minaur sono stati “rullati” da Nadal. L’impressione è che Rafa e Djokovic attualmente siano almeno un gradino sopra a tutti e che, se non avranno problemi fisici nei prossimi mesi, si divideranno la stagione.
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