Quota 100 prima de 62 anni
Pensioni notizie oggi: sarà possibile andare in pensione prima dei 62 anni con Quota 100? La risposta per certi versi sorprendente è affermativa. In particolare trova corrispondenza nel contenuto dell’articolo 22 del decreto approvato giovedì 17 gennaio 2019.
Come sappiamo e abbiamo scritto più volte Quota 100 si fonda su due requisiti di base. 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Ma il già citato articolo 22 del decreto legge apre una strada perché il termine dei 62 anni sia anticipato di 3 anni. Dando così ai lavoratori la possibilità di andare in pensione a partire dai 59 anni.
Pensioni notizie oggi, in pensione tre anni prima
In cosa consiste il meccanismo di uscita anticipata rispetto alla versione più conosciuta di Quota 100 (62+38)? Chiama in causa i cosiddetti Fondi di solidarietà bilaterali. L’articolo testualmente recita “fermo restando quanto previsto al comma 9 dell’articolo 14 del presente decreto, e in attesa della riforma dei Fondi di solidarietà bilaterali di settore con l’obiettivo di risolvere esigenze di innovazione delle organizzazioni aziendali e favorire percorsi di ricambio generazionale, anche mediante l’erogazione di prestazioni previdenziali integrative finanziate con i fondi interprofessionali, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, i fondi di cui al decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, oltre le finalità previste dall’art. 26, comma 9, possono altresì erogare un assegno straordinario per il sostegno al reddito a lavoratori che raggiungano i requisiti previsti per l’eventuale opzione per l’accesso alla pensione quota 100 di cui alla presente legge, nei successivi tre anni”.
In sostanza a partire dai 59 anni è possibile andare in pensione e l’assegno sarà erogato dai Fondi di solidarietà bilaterali.
Pensioni notizie oggi, accordi collettivi aziendali
Il decreto individua una condizione necessaria per perseguire la strada anticipata verso la pensione. Infatti l’assegno “può essere erogato solo in presenza di accordi collettivi di livello aziendale o territoriale sottoscritti con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale nei quali è stabilito a garanzia dei livelli occupazionali il numero di lavoratori da assumere in sostituzione dei lavoratori che accedono a tale prestazione”.
Per cui se da una parte è data la possibilità di andare in pensione prima della soglia dei 62 anni dall’altra vanno comunque garantiti i livelli occupazionali.
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Pensioni notizie oggi, su fondi di solidarietà bilaterali
Infine il comma 3 dell’articolo 22 – sempre in riferimento ai fondi di solidarietà bilaterali – specifica che gli stessi “provvedono, a loro carico e previo il versamento agli stessi Fondi della relativa provvista finanziaria da parte dei datori di lavoro, anche al versamento della contribuzione correlata a periodi, utili per il conseguimento di qualunque diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia, riscattabili o ricongiungibili precedenti all’accesso ai Fondi di solidarietà”.
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