Bonus con reddito di cittadinanza per disabili
Sono momenti concitati per l’attesissima introduzione del Reddito di cittadinanza. Allo studio del governo alcuni cambiamenti in merito alla modulazione della misura rispetto ad alcune criticità esposte dalle associazioni dei disabili. In generale, si pensa di incrementare l’importo dell’assegno per famiglie numerose e per i nuclei in cui è presente un disabile. Le cifre che circolano al momento: 25 euro in più per ciascun minore e 150 euro in più per ciascun familiare disabile.
Reddito di cittadinanza: le famiglie penalizzate
All’interno della compagine governativa è stata la Lega a farsi portavoce delle richieste di modifica con un documento indirizzato ai tecnici pentastellati. Quindi, basandosi sulla bozza del “decretone” che introduce il Reddito, il Carroccio segnala che “nel complesso l’impianto normativo penalizza, a parità di condizioni economiche, le famiglie più numerose (3 e più figli) e quelle che abbiano al proprio interno persone con disabilità”. Ciò perché non sono previsti maggiori benefici in questi due casi.
Inoltre, “non è prevista una specifica misura diretta ad innalzare le pensioni di inabilità (288 euro) al livello del reddito/pensione di cittadinanza (780 euro)”. Nello specifico, “solo circa un terzo della platea dei titolari di pensione di inabilità potrà accedere al beneficio del reddito/pensione di cittadinanza e soltanto qualora ricorrano i requisiti reddituali e patrimoniali previsti per la generalità dei cittadini.
Insomma, “la specificità dei disabili è tenuta in considerazione, ai fini dell’accesso al beneficio, soltanto a “monte”, mediante il ricorso al parametro di accesso al beneficio dell’Isee, nel cui valore non sono computati alcuni sussidi monetari di carattere assistenziale (come ad esempio l’indennità di accompagnamento. D’altra parte, “dal valore del beneficio è detratto il reddito familiare in cui rientrano altri trattamenti assistenziali e previdenziali in favore dei disabili”.
Reddito di cittadinanza: le modifiche proposte
Ecco allora che la Lega propone delle correzioni “ad invarianza di risorse” che si potrebbero realizzare “incrementando il parametro della scala di equivalenza con riferimento ai componenti del nucleo che si trovino in condizione di disabilità o non autosufficienza e, contestualmente, riducendo il parametro per gli altri componenti sino a concorrenza degli oneri derivanti dall’incremento del parametro per le persone con disabilità”.
Per tradurre l’assegno base del Reddito rimarrebbe di 500 euro ma passerebbe da 200 per ogni adulto e 100 per ogni minore componente il nucleo familiare a 175 euro per ogni adulto e 125 euro per ogni minore. Il tetto massimo per ogni famiglia, nel frattempo, verrebbe alzato a quota 1.100 euro al mese. Per le famiglie con disabili il tetto, invece, verrebbe alzato a 1.200 euro al mese (150 euro per ogni disabile al 100% e 75 euro per ogni disabile “medio”).
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