Visita fiscale Inps e influenza 2019, come prolungare il certificato medico
Come prolungare il certificato medico e il periodo di visita fiscale Inps a causa della influenza 2019? Ecco tutte le informazioni utili.
Proroga malattia dopo visita fiscale
Il picco dell’influenza 2019 deve ancora arrivare, ma già in molti sono allettati con la febbre. E in materia di visita fiscale Inps ci si chiede come si possa prolungare il certificato medico. Spesso capita di ammalarsi e di avere una prognosi che dura un determinato periodo. Tuttavia, alla fine di questo periodo, ancora non ci si sente bene. Soprattutto se l’influenza che ci ha preso risulta più forte di quanto ci aspettavamo. Insomma, non ci si sente ancora bene per tornare al lavoro, si teme di avere una ricaduta e di contagiare i colleghi. Dunque, si può modificare il certificato medico in questi casi?
Visita fiscale Inps: influenza più lunga, come allungare la fine prognosi
Come è ben noto, chi si assenta dal lavoro causa malattia è tenuto ad avvisare il datore e l’Inps. Quest’ultimo viene avvertito dal medico di base, che redigerà il certificato medico introduttivo dopo aver visitato il paziente e lo inoltrerà all’Istituto. I medici fiscali, grazie a questo documento, potrebbero essere allertati per effettuare la visita fiscale negli orari prestabiliti, differenti per i dipendenti pubblici e privati.
In ogni caso, nel certificato medico redatto dal medico di base, deve essere annotata la data di guarigione, ovvero il giorno di fine prognosi. Se entro quel giorno la malattia ancora continua ed è tale da non consentire il ritorno sul posto di lavoro, si dovrà tornare dal proprio medico di base e farsi visitare. Questi, in caso sia d’accordo con il paziente, potrà redigere il certificato di continuazione della malattia, di fatto estendendo il periodo di prognosi e determinando una nuova data prevista in cui il paziente sarà guarito.
Visita fiscale Inps e influenza: estensione periodo malattia anche da medico fiscale
In caso di ricaduta, ovvero nell’eventualità in cui il lavoratore malato si sia assentato dal lavoro per influenza, sia poi tornato, ma dopo 1 o 2 giorni sia nuovamente stato vittima di una ricaduta, il procedimento da fare sarà lo stesso. L’annotazione della ricaduta sul certificato medico, ovvero della continuità della malattia precedente, permetterà di uniformare il periodo di malattia e ciò si rifletterà anche sull’indennità Inps.
Infine, si ricorda che la data di fine prognosi, e dunque l’estensione del periodo di guarigione, può essere anche certificata dal medico fiscale. Il quale, dopo la visita, potrebbe non essere d’accordo con la data di fine prognosi del medico di base, viste le condizioni attuali del paziente.
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