Contributi figurativi per Quota 100, TP risponde
Per uscire con Quota 100 bisognerà rispettare il requisito minimo di 38 anni di contributi. Questo requisito sarà raggiungibile anche tramite cumulo contributivo e riconoscimento dei contributi figurativi Inps. Proprio in merito a quest’ultimo aspetto sorgono ancora dubbi e questione, nonostante nel decreto che contiene Quota 100 (e reddito/pensione di cittadinanza) non ci sia alcun riferimento a questo tipo di contributi. Originariamente si era parlato di porre un limite, un tetto ammontante a 2-3 anni per il riconoscimento. Di questo limite, tuttavia, non se ne parla nel testo, il che fa presupporre che siano validi tutti i figurativi, senza una soglia da rispettare.
Contributi figurativi Inps 2019 e Quota 100: la domanda
A tal proposito ci scrive un nostro lettore.
“A giugno compio 62 anni. Sulla base dell’Ecocert dell’Inps, ho maturato (al 31 dicembre 2018) 39,84 anni di contributi. Tali contributi sono comprensivi di 6,44 anni di contributi figurativi (contratto di solidarietà, cassa integrazione e mobilità). Da gennaio ho smesso di percepire redditi e maturare di conseguenza ulteriori contributi. Vorrei quindi sapere se, sulla base di tali requisiti, rientro nelle ipotesi previste dal decreto legge approvato in materia della cosiddetta Quota 100.
In particolare vorrei capire se, in assenza di un richiamo specifico ai contributi figurativi (almeno nel testo della bozza) si debba fare riferimento all’articolo 15 del decreto Amato (D.L. 503/92), che stabilisce un massimo di 5 anni di contributi figurativi per le pensioni di anzianità, oppure la nuova tipologia di pensionamento esula da tale requisito. A tal riguardo ho letto che l’articolo 24 del DL n. 201/2011 (riforma delle pensioni Fornero) abolisce la pensione di anzianità sostituendola con la pensione anticipata (comma 10); nel testo di tale norma non c’è alcun riferimento ai contributi figurativi. Bisogna quindi ritenere che tale vincolo non sussiste nel sistema vigente?”
Contributi figurativi Inps con Quota 100: i requisiti
La domanda posta dal nostro lettore è più che legittima. Nel testo definitivo del decreto, di cui si attende pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, effettivamente non compare alcun riferimento a un eventuale limite di contributi figurativi da far riconoscere per accedere a Quota 100.
Riprendendo l’articolo 15 del Dlgs n. 503/92 si legge quanto segue. “Ai fini del diritto alla pensione di anzianità dell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, degli artigiani, dei commercianti e dei coltivatori diretti, i quali alla data del 31 dicembre 1992 non possono far valere periodi pregressi di contribuzione, i contributi figurativi computabili non possono eccedere complessivamente cinque anni”. Disposizioni poi estese alle pensioni di anzianità delle forme di previdenza sostitutive dell’assicurazione generale obbligatoria.
Per l’accesso alla pensione anticipata resta dunque il vincolo dei 5 anni di contributi figurativi massimo riconoscibili. Ma la domanda è un’altra: Quota 100 può davvero essere considerata alla pari della pensione anticipata?
Contributi figurativi Inps: Quota 100 come pensione anticipata?
In pratica Quota 100 può essere considerata una forma di pensione anticipata, perché consente l’accesso alla pensione prima del raggiungimento di un certo minimo contributivo previsto dalla pensione anticipata ordinaria. Al tempo stesso, però, Quota 100 è anche una misura sperimentale che sarà valida per il triennio 2019-2021. Una misura che dovrebbe fare da ponte a Quota 41 per tutti, tra gli obiettivi del governo.
Precisando doverosamente che per i dettagli ufficiali bisognerà aspettare l’uscita della circolare attuativa Inps (attesa a breve, vista la strettezza dei tempi), al momento potremmo affermare (ma il condizionale è d’obbligo) che non sussiste alcun limite nel riconoscimento della contribuzione figurativa. Gli esponenti del governo non ne hanno parlato e neppure sul testo del decreto compare questa limitazione. Se il tetto restasse valido, infatti, ci si aspetterebbe una sorta di riferimento alla normativa di riguardo, o comunque una voce specifica a parte (come avviene per il cumulo dei contributi), ma della contribuzione figurativa non se ne parla. Pertanto, a oggi, e in attesa della circolare Inps, non vi è alcun tetto alla contribuzione figurativa.
Contributi figurativi Inps e Quota 100: il caso
Fermo restando in ogni caso, riprendendo la situazione del nostro lettore, che anche ci fosse un limite di contributi figurativi fissato a 5 anni, una volta raggiunto il requisito anagrafico l’accesso a Quota 100 sarebbe consentito, se la matematica non inganna. Su 39,84 anni di contributi se ne contano 6,44 di figurativi, pertanto, anche togliendo 1,44 anni di figurativi, si rispetterebbe comunque il requisito contributivo minimo di 38 anni (inclusi i 5 figurativi).
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