Cosa resta della Fornero
Il tema previdenziale è stato uno degli argomenti affrontati nel corso del suo lungo intervento da Susanna Camusso dal palco del congresso della Cgil svoltosi a Bari e conclusosi con la successione tra la segretaria generale uscente Susanna Camusso e Maurizio Landini.
Pensioni ultima ora, Camusso boccia manovra Governo Conte
Dal discorso della leader della Cgil è emersa una netta bocciatura per la manovra approvata dal Governo Conte. Secondo l’esponente sindacale la manovra approvata “ci indebita drammaticamente, 53 miliardi, per i prossimi due anni; non ha priorità e risorse per gli investimenti nel 2019, anzi paralizza quelli in essere, e cancella le prospettive almeno per il 2020 e 2021”.
Pensioni ultima ora, Camusso: cosa non va in Quota 100
Rispetto al decreto che introduce reddito di cittadinanza e Quota 100 ecco il punto di vista rilanciato dal palco della Fiera del Levante di Bari: “non parla ai giovani, quota 100 gioia per chi si è visto prolungare di anni il lavoro, non è il superamento della Fornero e non affronta la precarietà e la pensione di garanzia, non dà risposte alle lavoratrici, non si interroga sulla flessibilità in uscita per i lavori discontinui e gravosi e si potrebbe proseguire. Apre mille interrogativi su norme che prevedono uscite ma nella Pubblica Amministrazione non prevedono entrate. E ancora una volta fa cassa sulle pensioni bloccando la perequazione”.
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Pensioni ultima ora, nessun esponente del governo al Congresso Cgil
In tutto questo il 9 febbraio 2019 è confermata la giornata di mobilitazione proclamata dai sindacati contro le misure del Governo. Pochi giorni fa si è tenuto un incontro tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i leader dei sindacati Cgil, Cisl. Uil al termine del quale la parte sindacale ha ribadito i motivi di contrarietà alle politiche introdotte con l’azione dell’esecutivo.
C’è chi ritiene che proprio la distanza di posizioni su materie quali Quota 100 abbia determinato l’assenza di esponenti dell’esecutivo dal palco dell’appuntamento congressuale della Cgil. Ufficialmente – secondo la versione riportata dal sottosegretario Claudio Durigon – il motivo è da ricercare esclusivamente in impegni già assunti e indisponibilità rispetto alle agende degli esponenti del governo invitati.
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