Le quotazioni del greggio negli ultimi giorni (terza decade di gennaio 2019) sono piuttosto stabili, e questo si ripercuote sulla stabilità dei prezzi della benzina nelle pompe, come vedremo.
Tuttavia vi sono indizi che fanno pensare che nei prossimi mesi ci possano essere degli aumenti.
Vi è una minore crescita nell’offerta di petrolio americano, che era aumentata ultimamente in modo sostenuto. Mentre quella del vicino Canada vivrà dei veri e propri tagli, con conseguente aumento dei prezzi.
Tagli che interesseranno il ben più importante cartello dell’OPEC. Sarà di 1,2 milioni di barili in meno al giorno la decurtazione decisa per sostenere le quotazioni ed evitare diminuzioni di prezzo dannosi per economie così dipendenti dal greggio.
Nel frattempo rimangono invariati i prezzi della benzina.
Prezzo petrolio, le tariffe della benzina, distributore per distributore
In media si paga 1,504 euro al litro la benzina al distributore self service e 1,641 se ci si fa servire.
Il diesel costa 1,439 euro al litro nel primo caso e 1,576 nel secondo.
I distributori più economici cono Q8 per la benzina, con 1,504 euro al litro, e Esso per il diesel, con 1,442. Almeno al self service.
Da serviti vince Tamoil nella benzina, e Esso nel diesel, con 1,627 e 1,576 euro rispettivamente al litro.
Anche se si usa il GPL e il metano i più economici sono Tamoil, con 0,636 euro al litro, e Esso, con 0,992 euro al kg.
Come sempre i distributori indipendenti, no logo, offrono prezzi ancora più bassi. 1,448 euro al litro nel caso della benzina self service e 1,539 in quella servita. 1,421 se si usa il diesel servendosi da soli e 1,470 euro al litro se ci si fa servire.
Si scende invece a 0,638 euro al litro con il GPL e a 0,986 con il metano.
Assisteremo a degli aumenti nei prossimi mesi se le previsioni degli analisti saranno rispettate? Ad oggi pare di sì.
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