Affitti commerciali e cedolare secca 2019
Si potrebbe definire una norma anti-crisi ed ha in effetti la finalità di favorire la locazione di immobili ad uso commerciale. Di cosa stiamo parlando? Della norma inserita nella legge di bilancio 2019 che prevede l’estensione della cedolare secca anche per i locali ad uso commerciale entro i 600 metri. Si tratta in particolare dell’articolo 1 comma 59 della Legge 30 dicembre 2018, n. 145.
Cedolare secca affitti commerciali, per che tipo di locali
Il sistema della cedolare secca, di cui vi abbiamo parlato a più riprese e con diversi articoli, intende favorire un alleggerimento dal punto di vista fiscale. La norma entrata a far parte della legge di bilancio 2019 si applica ai canoni di locazione stipulati nel corso del 2019. Il riferimento è ad unità immobiliari classificate nella categoria catastale C1. E a condizioni, come detto che abbiano una superficie non superiore ai 600 metri quadrati. Nel conteggio vanno escluse pertinenze e relative pertinenze locate congiuntamente.
Cedolare secca affitti commerciali, ultima condizione
C’è ancora una condizione da rispettare perché il canone di locazione possa essere assoggettato al regime della cedolare secca. Quale è? Il regime della cedolare secca non è applicabile ai contratti stipulati nell’anno 2019, qualora alla data del 15 ottobre 2018 risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale.
Cedolare secca affitti commerciali, molti locali vuoti
Il commercio ha risentito negli ultimi anni di una notevole contrazione dei consumi insieme a fattori come il dilagare del commercio on-line. L’insieme degli elementi citati, e molti altri fattori dell’economia nazionale, hanno determinato come effetto quello che molti possono osservare facendo un giro per i locali delle città italiane. Sono sempre più e aumentano via via i locali commerciali vuoti. Chiaramente il sistema fiscale agevolato non potrà da solo invertire una tendenza che è il risultato di varie concause. Ma certamente rappresenta un segnale di attenzione ed una opportunità in più che potrà essere presa in considerazione dalle parti e che potrebbe portare ad un doppio risultato: diminuire i costi di locazione e aumentare il gettito per le casse dello Stato.
Cedolare secca affitti commerciali, testo integrale
Di seguito proponiamo il testo integrale: LEGGE 30 dicembre 2018, n. 145
59. Il canone di locazione relativo ai contratti stipulati nell’anno 2019, aventi ad oggetto unitàimmobiliari classificate nella categoria catastale C/1, di superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze, e le relative pertinenze locate congiuntamente, puo’, in alternativa rispetto al regime ordinario vigente per la tassazione del reddito fondiario ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, essere assoggettato al regime della cedolare secca, di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, con l’aliquota del 21 per cento. Tale regime non è applicabile ai contratti stipulati nell’anno 2019, qualora alla data del 15 ottobre 2018 risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale.
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