Busta paga e stipendio 2019: importo minimo e massimo, la circolare Inps
Con una recente circolare l’Inps ha comunicato per il 2019 i limiti di retribuzione e i valori retributivi e contributivi in busta paga per i dipendenti.
Importo stipendio, la circolare Inps
Relativamente alla busta paga e allo stipendio dei lavoratori dipendenti, l’Inps ha pubblicato una recente circolare nella quale si determina per l’anno 2019 il limite minimo di retribuzione giornaliera; nonché si aggiornano tutti gli altri valori in materia contributiva e retributiva. Si parla anche di limite di accredito dei contributi obbligatori e figurativi e di calcolo delle contribuzioni in materia previdenziale e assistenziale sociale. Andiamo a sintetizzare i punti principali. Per chi volesse approfondire, alla fine di questo articolo lasceremo il link al testo integrale della circolare in formato pdf.
Busta paga e stipendio 2019: importo minimo
La prima voce tratta dei minimali di retribuzione giornaliera per la generalità dei lavoratori dipendenti. Si precisa che per la maggior parte dei lavoratori la contribuzione previdenziale e assistenziale non può essere calcolata su imponibili giornalieri inferiori a quelli stabiliti dalla legge. Più nel dettaglio, “la retribuzione da assumere ai fini contributivi deve essere determinata nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di retribuzione minima imponibile (minimo contrattuale) e di minimale di retribuzione giornaliera stabilito dalla legge”.
Proprio riguarda al minimo contrattuale, come stabilito dalla normativa in essere, “la retribuzione da assumere come base per il calcolo dei contributi di previdenza e assistenza sociale non può essere inferiore all’importo delle retribuzioni stabilito da leggi, regolamenti, contratti collettivi”.
Adeguamento al limite minimo di retribuzione giornaliera
Pertanto il reddito da assoggettare a contribuzione, minimo contrattuale compreso, in caso sia inferiore, dovrà essere adeguato al limite minimo di retribuzione giornaliera, ovvero non inferiore al 9,50% dell’importo del trattamento minimo mensile di pensione a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti in vigore dal 1° gennaio di ogni anno. L’adeguamento deve riguardare anche i valori minimi di retribuzione giornaliera, rivalutati ogni anno in relazione all’aumento dell’indice medio del costo della vita.
Busta paga: limiti retribuzione giornaliera dal 1° gennaio 2019, le tabelle
Nel 2018, ai fini della perequazione automatica delle pensioni (1,1%) i limiti di retribuzione giornaliera dal 1° gennaio 2019 sono riepilogati nelle tabelle incluse in questo allegato. Ricordando che i limiti di retribuzione giornaliera dovranno essere ragguagliati a 48,74 euro (9,5% dell’importo del trattamento minimo mensile sopra riportato, pari a 513,01 euro mensili).
Busta paga e stipendio 2019: limiti di retribuzione giornaliera
Nei capitoli seguenti si stabiliscono i limiti di retribuzione giornaliera legati alle diverse attività, che possiamo sintetizzare nel modo seguente.
- Retribuzione convenzionale in genere: 27,07 euro;
- Retribuzione convenzionale per i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne associati in cooperativa: 27,07 euro;
- Lavoratori a domicilio: 27,07 euro (più ragguaglio di 48,74 euro);
- Minimale ai fini contributivi per i rapporti di lavoro subordinato a tempo parziale: 7,31 euro (40 ore settimanali), 6,77 euro (36 ore settimanali);
Busta paga 2019: quota di retribuzione soggetta all’aliquota aggiuntiva dell’1%
Nella circolare si fa riferimento alla Legge n. 438/1992 (articolo 3-ter), nella quale si introduce, a partire dal 1° gennaio 1993, a favore dei regimi pensionistici nei quali sono iscritti i lavoratori dipendenti, un’aliquota aggiuntiva a carico del lavoratore, nella misura di 1 punto percentuale, sulle quote che eccedono il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile. Questo contributo è dovuto nell’eventualità in cui il regime pensionistico di iscrizione preveda aliquote contributive a carico del lavoratore inferiori al 10%. Per il 2019, tali valori sono così determinati.
- Prima fascia di retribuzione pensionabile annua: 47.143,00 euro;
- Importo mensilizzato: 3.929,00 euro.
Busta paga: massimale annuo della base contributiva e pensionabile
Per il 2019 è stato fissato e rivalutato anche il massimale annuo della base contributiva e pensionabile, con riferimento alla Legge n. 335/1995 (articolo 2, comma 18), per i lavoratori iscritti successivamente al 31 dicembre 1995 e che optano per il sistema contributivo. Per il 2019 il massimale annuo della base contributiva ammonta a 102.543,00 euro.
Busta paga: limite per l’accredito dei contributi obbligatori e figurativi
Per quanto riguarda il limite di retribuzione per l’accredito dei contenuti obbligatori e figurativi, questo è fissato nella misura del 40% del trattamento minimo di pensione in vigore dal 1° gennaio dell’anno di riferimento. Pertanto, rapportato ai 513,01 euro per l’anno 2019, il parametro ammonta a una retribuzione settimanale di 205,20 euro. A livello annuale, il limite (arrotondato) ammonta a 10.670,00 euro.
Busta paga 2019: importi che non formano il reddito di lavoro dipendente
Nell’elenco sottostante spiccano tutte quelle voci che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente e quindi la base della retribuzione imponibile ai fini contributivi.
- Valore delle prestazioni e delle indennità sostitutive della mensa rese in formato cartaceo: 5,29 euro;
- Valore delle prestazioni e delle indennità sostitutive della mensa rese in formato elettronico: 7 euro;
- Fringe benefit (tetto): 258,24 euro;
- Indennità di trasferta intera Italia: 46,48 euro;
- di trasferta 2/3 Italia: 30,99 euro;
- di trasferta 1/3 Italia: 15,49 euro;
- Indennità di trasferta intera estero: 77,47 euro;
- di trasferta 2/3 estero: 51,65 euro;
- trasferta 1/3 estero: 25,82 euro;
- Indennità di trasferimento Italia (tetto): 1.549,37 euro;
- Indennità di trasferimento estero (tetto): 4.648,11 euro;
- Azioni offerte ai dipendenti (tetto): 2.065,83 euro.
Busta paga: lavoratori iscritti a forme pensionistiche obbligatorie al 31 dicembre 1995
Nella voce di riferimento si stabilisce che il massimale di retribuzione giornaliera imponibile è pari a 748 euro. Nella tabella seguente sono elencate le fasce di retribuzione giornaliera e i relativi massimali di retribuzione giornaliera imponibile per l’anno 2019.
Fasce di retribuzione giornaliera | Massimale di retribuzione giornaliera imponibile | Giorni di contribuzione accreditati |
---|---|---|
Da 748,01 a 1.496 euro; | 748 euro; | 1; |
da 1.496,01 a 3.740 euro; | 1.496 euro; | 2; |
da 3.740,01 a 5.984 euro; | 2.244 euro; | 3; |
da 5.984,01 a 8.228 euro; | 2.992 euro; | 4; |
da 8.228,01 a 10.472 euro; | 3.740 euro; | 5; |
da 10.472,01 a 13.464 euro; | 4.488 euro; | 6; |
da 13.464,01 a 16.456 euro; | 5.236 euro; | 7; |
da 16.456,01 euro in poi | 5.984 euro; | 8. |
Per consultare la versione integrale della circolare Inps n. 6/2019 vi rimandiamo al seguente pdf scaricabile e stampabile.
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