Accademia della Crusca: esci il cane e siedi il bambino. Cosa cambia
Accademia della Crusca: il pronunciamento e presa d’atto di espressioni diffuse come “esci il cane” e “siedi il bambino” ha scatenato un acceso dibattito.
Nuove espressioni Accademia della crusca
Sta facendo notizia lo sdoganamento o la presa d’atto come diremo meglio più avanti da parte dell’Accademia della Crusca di espressioni quali “esci il cane” e “siedi il bambino”. Sostanzialmente secondo quanto confermato – dopo l’intervento di Vittorio Coletti – dal presidente onorario dell’Accademia Francesco Sabatini intervistato dal Tg1 si tratta di espressioni comunemente usate in molte parti d’Italia e da molto tempo.
Accademia della Crusca, limiti grammaticali
“Diciamo insomma che sedere, come altri verbi di moto, ammette in usi regionali e popolari sempre più estesi anche l’oggetto diretto e che in questa costruzione ha una sua efficacia e sinteticità espressiva che può indurre a sorvolare sui suoi limiti grammaticali”.
Nella spiegazione si fa riferimento anche alla “rapidità di linguaggio” a proposito di espressioni come quelle citate tipiche all’interno dell’ambito domestico. Una sorta di deroga giustificata dalla consuetudine, dalla storicità dell’utilizzo riveniente in alcuni casi dalle parlate regionali e dai dialetti locali. La regola però non cambia. I verbi di movimento sono intransitivi. Per cui fermo restando un diverso orientamento dell’Accademia della Crusca è sempre il caso continuare ad utilizzare i verbi secondo la loro natura e rispettando le vigenti regole grammaticali.
Accademia della crusca, sorprese e proteste
La decisione ha scatenato le polemiche. Ad insorgere non sono stati solo gli ortodossi difensori della lingua italiana ma anche e soprattutto molti docenti e professori. Vista la quantità di polemiche che sono seguite al pronunciamento c’è chi ha fatto notare che più che uno sdoganamento da parte dell’Accademia è arrivata una sorta di presa d’atto di espressioni già molto diffuse nella lingua parlata. Non a caso è insito nella storia di ogni lingua l’accettazione di termini nuovi o di espressioni che man mano si impongono col tempo. Qui il caso è diverso visto che c’è una regola ben precisa con cui dover fare i conti. Certamente nessuno a scuola si potrà azzardare ad utilizzare frasi come “esci il libro” perché restano scorrette sul piano grammaticale. Chiudiamo col tweet pubblicato dalla Accademia della Crusca a seguito delle tantissime polemiche.
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