Reddito di cittadinanza, ultime notizie: requisiti e pro-contro. L’analisi
Reddito di cittadinanza in partenza ad aprile 2019, oltre ai requisiti vediamo quali sono pro e contro citati durante i frequenti dibattiti sulla misura.
Dal 29 gennaio 2019 è ufficiale il reddito di cittadinanza che sarà attivo da aprile. Il decreto che introduce RdC e Quota 100 è stato infatti pubblicato in data 28 gennaio 2019 in Gazzetta Ufficiale. Della misura si discute da mesi. Ricordiamo che è stato uno dei principali cavalli di battaglia su cui il MoVimento 5 Stelle ha fondato il successo elettorale alle ultime elezioni politiche dello scorso 4 marzo. Versione integrale della Gazzetta Ufficiale che introduce il reddito di cittadinanza.
Reddito di cittadinanza, ultime notizie: la definizione
Proprio prendendo spunto da quanto recita il decreto proviamo a riassumere cosa si intende per reddito di cittadinanza. “Misura fondamentale di politica attiva del lavoro a garanzia del diritto al lavoro, di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, nonché diretta a favorire il diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione e alla cultura attraverso politiche volte al sostegno economico e all’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro”. In sostanza è un modo per aiutare chi è in difficoltà, favorendone il reinserimento nel mercato del lavoro.
Reddito di cittadinanza, ultime notizie: requisiti
Prima di ripassare i requisiti, ricordiamo che la misura potrebbe riguardare una platea potenziale stimata in circa 5 milioni di persone. Sempre sulla base di quanto previsto e studiato nei tecnici dei ministeri coinvolti con gli enti preposti come l’Inps, si calcola che il 47% dei beneficiari sarà al Centro-Nord e il 53% al Sud e Isole.
Reddito di cittadinanza: quali sono i requisiti minimi:
- Essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;
- ISEE inferiore a 9.360 euro annui;
- Patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30.000 euro annui;
- Patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può arrivare fino a 20.000 per le famiglie con persone disabili.
Reddito di cittadinanza, ultime notizie: pro e contro
Il sito di informazione today ha confrontato le opinioni di due esponenti politici di maggioranza e di opposizione proprio sul tema del RdC. Si tratta del sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Cominardi e del deputato del PD Andrea Romano.
Reddito di cittadinanza, i punti di forza per Cominardi del M5S
Cominardi è un deputato del MoVimento 5 Stelle eletto nella circoscrizione Lombardia 2. Per l’esponente dell’esecutivo il RdC è una misura “rivolta agli ultimi di cui si sarebbero dovuti occupare già altri governi in precedenza”. Sempre secondo Cominardi la card su cui saranno caricati gli importi previsti riuscirà a stimolare la ripresa economica. Il deputato e sottosegretario, rispondendo alle critiche del deputato Romano che vedremo più avanti, ricorda gli sforzi che saranno fatti per rafforzare i centri per l’impiego (compreso il coinvolgimento delle agenzie private) e l’Ispettorato del Lavoro cui saranno destinate altre mille unità per combattere contrastare l’eventuale conseguenza del lavoro nero. Senza dimenticare tutti i sistemi di deterrenza previsti dal decreto per incentivare un atteggiamento proattivo nella ricerca del lavoro.
Reddito di cittadinanza, le critiche del deputato PD Romano
Bocciatura piena invece da parte del deputato del PD Andrea Romano nei confronti della misura di prossima applicazione prevista dal Governo. Romano parla di “misura propagandistica ed elettoralistica” con partenza a poca distanza della scadenza elettorale delle europee previste a maggio.
Secondo l’esponente dell’opposizione il governo avrebbe dovuto puntare su incentivi alle imprese e riduzione della pressione fiscale. Magari pensando alla continuazione della misura del reddito di inclusione introdotta e sostenuta dai precedenti governi che coinvolge al momento poco più di 2 milioni di persone. Rispetto alla card citata da Cominardi, Romano la paragona alla social card studiata dall’allora ministro dell’economia Tremonti.
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