Negozi chiusi la domenica 2019: regole e orari festivi-feriali
La proposta di legge sui negozi chiusi la domenica è arrivata in commissione Attività produttive alla Camera. Ecco le nuove regole.
Orario apertura negozi la domenica
Dopo un lungo confronto tra Movimento 5 Stelle e Lega sembra essere stato trovato l’accordo sui negozi chiusi la domenica. Il testo, presentato come proposta di legge, è stato depositato dal relatore Andrea Dara (Lega) in Commissione Attività Produttive alla Camera. Un primo step che avverrà lunedì 4 febbraio, con l’esame del testo in Commissione e in Aula prima dell’approdo in Senato. Ma cosa dice la nuova proposta di legge sulle aperture domenicali e sui negozi chiusi di domenica e nei giorni festivi? Quali potrebbero essere le nuove regole in materia?
Negozi chiusi la domenica 2019: le nuove regole
L’accordo si baserebbe su 26 aperture domenicali su 52: praticamente il 50% delle domeniche dell’anno. Chiusura prevista nei 12 giorni di festività nazionali, ma su questi le aperture potranno essere in tutto 4. La decisione finale spetterà alle Regioni, di concerto con i sindacati e le associazioni di categoria. Molto dipenderà anche dalla collocazione geografica degli esercizi, visto che nelle zone turistiche le aperture extra potranno essere concentrate tutte nel periodo di alta stagione.
Dunque saranno in tutto 30 le aperture “extra” la domenica e nei giorni festivi. Nel testo sono comunque previste delle deroghe per alcuni tipologie di esercizio, tra cui i negozi che si trovano nei centri storici, per i quali è concessa l’apertura domenicale per tutto l’anno. Esclusa invece l’apertura durante le festività nazionali. Rientrano nella stessa deroga anche i negozi di vicinato, ovvero quei punti vendita la dettaglio con superficie inferiore a 150-250 metri quadri. La metratura dipenderà dal numero di abitanti del Comune di riferimento (rispettivamente meno e più di 10 mila abitanti).
Negozi chiusi la domenica: le eccezioni
Chi può restare sempre aperto? A fare eccezione sono le strutture turistico-ricettive, gli esercizi che si trovano lungo le autostrade e nei luoghi adibiti al trasporto ferroviario, marittimo e aeroportuale. E ancora, edicole, gelaterie, gastronomie, pasticcerie, fiorai, negozi di mobili, librerie negozi di antiquariato, di artigianato locale e di souvenir; nonché i cinema, gli stadi, i centri sportivi e i negozi che si trovano nei parchi divertimento.
Negozi chiusi la domenica: le sanzioni
Chi violerà le nuove regole, quando saranno ufficialmente approvate, andrà incontro a sanzioni amministrative piuttosto pesanti. Si partirà infatti da multe di importo pari a 10 mila euro fino a un massimo di 60 mila euro, ma le sanzioni potrebbero raddoppiare nei casi di recidiva. Gli incassi da tali multe saranno investiti per contrastare l’abusivismo commerciale, nonché in azioni di promozione del decoro urbano.
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