Saranno famosi: Giovani Lo Celso, l’ennesima stella di Rosario
Continua la nostra rubrica sui campioni del domani. Dopo Maxi Gomez, torniamo in Spagna, questa volta a Siviglia, per parlare di Giovani Lo Celso.
Continua la nostra rubrica sui campioni del domani. Dopo Maxi Gomez, torniamo in Spagna, questa volta a Siviglia, per parlare di Giovani Lo Celso, centrocampista in prestito al Betis dal PSG.
Saranno famosi: chi è Giovani Lo Celso
L’argentino di origini italiane cresce nel vivaio del CA Rosario, squadra della sua città natale. Esordisce in prima squadra nel 2015, a 17 anni, e dopo una stagione il PSG si rende conto del suo valore e lo acquista, lasciandolo però un altro anno in prestito alla squadra argentina. Nel 2016 partecipa anche alle Olimpiadi di Rio, collezionando 3 presenze con la sua nazionale.
Dopo due anni a Rosario, Lo Celso arriva in Europa al PSG, nel gennaio del 2017. Nella sua prima mezza stagione francese gioca però solo 5 match. Molto più impegnato è invece la stagione successiva, dove il rosarino disputa ben 48 partite nel centrocampo parigino segnando 6 reti. Quindi il selezionatore dell’Argentina Jorge Sampaoli lo fa debuttare in nazionale e lo convoca per il Mondiale di Russia.
La vera esplosione però arriva solo quest’anno, quando il Paris Saint Germain lo cede in prestito al Betis Siviglia. Il club andaluso detiene il diritto di riscatto fissato a 25 milioni che diventa obbligatorio in caso di qualificazione all’Europa League. Qui diventa subito una pedina fondamentale del centrocampo betico e diventando un titolare fisso della Seleccion.
Saranno famosi: le caratteristiche di Lo Celso
Lo Celso è un centrocapista duttile. La sua posizione preferita è quella di trequartista, ma sa giocare anche da mezzala e da mediano davanti alla difesa. L’argentino è un mancino molto tecnico ed è dotato di una buona velocità. Inoltre vede molto bene la porta, avendo questa stagione una media di un gol ogni tre partite, ottima per un centrocampista. La sua dote migliore è però l’assist, con cui riesce a lanciare i compagni in porta, oltre al dribbling, altro fondamentale in cui è specialista.
Come tipo di giocatore è facile dire che ricorda molto il Javier Pastore di Palermo, ma rispetto a quest’ultimo il rosarino è più costante nel rendimento.
Punto debole è la cattiveria agonistica. Il tratto distintivo di molti giocatori argentini è appunto la grinta e Lo Celso ancora non ne ha tantissima. Volesse diventare un top a livello mondiale di certo dovrà lavorare sulla personalità.
Il suo valore di mercato è attualmente di 30 milioni di euro, ma trattasi di un prezzo destinato a crescere se le prestazioni continueranno ad essere di questo livello. A molte squadre, anche italiane, farebbe comodo un centrocampista di questo tipo. Non ultima l’Inter, che ha nel centrocampo un punto debole.
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