Quota 100 penalizza il RdC per Boeri
Sulle pensioni ultime notizie riguardano le recenti critiche alla misura Quota 100, stavolta da parte del presidente dell’Inps Tito Boeri. Le ragioni di questi commenti sono da addursi soprattutto all’attuale componente demografica del Paese. Inoltre, di fronte alle 5.500 domande presentate nei primissimi giorni dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta, Boeri non si sorprende, affermando che è ancora troppo presto per parlare di boom.
Pensioni ultime notizie: domande Quota 100, il commento di Boeri
Il presidente dell’Inps era presente al Forum delle politiche sociali a Milano. Come riportato dall’Agenzia Vista, a margine del convegno c’erano numerosi giornalisti, che non hanno mancato di fargli diverse domande, soprattutto su Quota 100 e sugli ultimi sviluppi della misura. “Ieri alle ore 19:00 eravamo a 5.500 domande”, ha detto Boeri. “Di cui circa il 40% direttamente all’Inps, ovvero non attraverso i Patronati. Questo è significativo perché segnala anche che l’Inps in questi anni ha recuperato un rapporto con i cittadini, che non necessariamente passa attraverso gli intermediari”.
Pensioni ultime notizie: circa 1.000 domande Quota 100 al giorno
Con questi numeri si può parlare di boom? “Le stime allegate alla relazione tecnica del Governo parlano di circa 1000 domande al giorno che dovrebbero arrivare nel corso del 2019. Perciò nei primi 2 giorni siamo al di sopra di questo numero, ma siamo solo all’inizio”. Tuttavia per Boeri ci sono ancora alcune incertezze attorno alla misura, in particolare riguardo al finanziamento della stessa. “Penso che sia legittimo aspettarsi che nei primi giorni ci sia un maggior numero di domande. Mi sembra presto per dire che c’è stato un boom di domande, o un numero superiore alle aspettative. In realtà io penso abbastanza in linea con quanto ci si potesse aspettare”.
Pensioni ultime notizie: Boeri su Quota 100 e reddito di cittadinanza
Ma Boeri non ha parlato solo di domande e di aspettative, ma anche della misura in sé. “La scelta del governo di puntare all’aumento dei pensionati come obiettivo strategico è in direzione opposta dell’attuale andamento demografico”. La conseguenza? “Mettere un fardello pesante sulle spalle dei lavoratori”. Ma non solo. Quota 100 potrebbe andare anche a “dare fastidio” al reddito di cittadinanza. “Il rischio è di spiazzare le misure di contrasto alla povertà che non sono ancora finanziate, se non con le clausole di solidarietà (2 punti del Pil)”. Insomma, c’è bisogno di risorse se la resa strutturale della misura è l’obiettivo ultimo. Il rischio finale è “che le pensioni sottraggano le risorse al reddito di cittadinanza”.
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