Ape social con Legge 104, la domanda
In merito alla Legge 104 il decreto pubblicato recentemente in Gazzetta ha prorogato ufficialmente l’Ape sociale fino al 31 dicembre 2019. All’articolo 18 del Decreto Legge n. 4/2019, troviamo infatti il capitolo dedicato al rinnovo dell’anticipo pensionistico. Che modifica l’art. 1 comma 179 della Legge n. 232/2016, sostituendo il termine originario del 31 dicembre 2018 con il nuovo termine del 31 dicembre 2019. Sulla questione è intervenuto anche l’Inps con il messaggio n. 402 del 29 gennaio 2019 avente come oggetto la riapertura delle domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’Ape sociale.
Legge 104 e Ape sociale per caregiver: il messaggio Inps
“Al fine di dare attuazione alle previsioni”, si legge nella nota, “in attesa della pubblicazione della circolare illustrativa delle nuove disposizioni, con il presente messaggio si comunica la riapertura delle domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’Ape sociale”. A partire dal 29 gennaio 2019 i soggetti beneficiari dell’Ape sociale possono cominciare a presentare domande per ottenere il beneficio, previo possesso dei requisiti. Inoltre “possono presentare domanda tutti coloro che hanno perfezionato i requisiti negli anni precedenti stante il permanere degli stessi” e che non hanno già presentato domanda.
Infine l’Istituto precisa che per non perdere i ratei di trattamento, “i soggetti che al momento della domanda di verifica delle condizioni di accesso al beneficio in argomento siano già in possesso di tutti i requisiti e le condizioni previste devono presentare contestualmente anche le domande di Ape sociale”.
Legge 104: Ape sociale, chi sono i beneficiari
Per avere accesso all’Ape sociale è richiesto il requisito anagrafico minimo di 63 anni di età. I beneficiari appartengono alle seguenti categorie di lavoratori.
- Caregiver che assistano da minimo 6 mesi il parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (Legge 104, art. 3 comma 3). Oppure il parente di secondo grado se i genitori o il coniuge del familiare sia mancante, o anch’egli disabile o over 70. Il requisito minimo contributivo richiesto è di 30 anni.
- Lavoratori con invalidità pari o superiore al 74%. Il requisito contributivo minimo è di 30 anni.
- Disoccupati che siano stati allontanati dal lavoro per licenziamento o dimissioni o contratto a termine e che abbiano cessato di percepire ammortizzatori sociali (es. Naspi) da minimo 3 mesi. Il requisito minimo contributivo, anche in questo caso, ammonta a 30 anni.
- Addetti ai lavori gravosi, che appartengono alle categorie previste dalle norme e che svolgano mansioni gravose da almeno 6 anni negli ultimi 7 o da almeno 7 anni negli ultimi 10. In questo caso sono richiesti 36 anni di contributi.
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