Bonus asilo nido 2019 Inps: domanda online e importo. La circolare
Bonus asilo nido: l’Inps ha fornito gli opportuni chiarimenti sui requisiti necessari a richiederlo e sulle modalità per fare domanda
Circolare Bonus asilo nido 2019
È possibile fare domanda per ottenere il bonus nido relativo al 2019. Con una circolare pubblicata il 31 gennaio 2019, l’Inps ha fornito gli opportuni chiarimenti sui requisiti necessari per la richiesta e sulle modalità per fare domanda.
Bonus asilo nido 2019 Inps: cresce l’importo
Dal primo di gennaio 2019, l’importo del bonus nido sale da 1.000 fino a un massimo di 1.500 euro (per il triennio 2019-2021) per undici mensilità. L’assegno mensile, dunque, passerà dagli odierni 90 euro a poco più di 136 euro al mese.
La somma potrà servire per sostenere le spese di iscrizione a strutture sia pubbliche che private ma anche quelle relative all’assistenza domiciliare necessaria ai bambini che soffrono di gravi patologie (in tal caso viene erogato in un’unica soluzione).
Da ricordare anche che l’Inps, nel quadro di una semplificazione delle procedure, permetterà di inviare le fatture su cui si andrà a calcolare l’erogazione del contributo attraverso la propria App disponibile per dispositivi mobili.
Bonus asilo nido 2019 Inps: requisiti e domanda
Tra i requisiti necessari per ottenere il bonus nido non compaiono dei limiti di reddito. Condizione necessaria è l’età dei bambini. I genitori – italiani, comunitari e stranieri con permesso di soggiorno – possono richiedere il bonus solo se i propri figli hanno un’età compresa tra 0 e 3 anni.
La domanda può essere inoltrata – tra il 28 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019 – attraverso il sito dell’ente (necessario Pin Inps dispositivo) – ci si può rivolgere anche a un intermediario autorizzato – o tramite il Contact Center Inps (numero gratuito da fisso: 803 164; numero a pagamento da cellulare: 06164164)
In sede di presentazione della domanda andranno allegati diversi documenti: denominazione e Partita Iva dell’asilo nido. Codice fiscale del minore, mese di riferimento. E ancora estremi del pagamento o quietanza di pagamento. E infine nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta.
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