I ragazzi stanno bene dei Negrita: testo e significato a Sanremo 2019

Pubblicato il 13 Febbraio 2019 alle 08:28 Autore: Sabrina Badalotti

I ragazzi stanno bene è la canzone dei Negrita in gara al Festival di Sanremo 2019, per festeggiare i 25 anni di carriera.

I ragazzi stanno bene dei Negrita, testo e significato a Sanremo 2019
I ragazzi stanno bene dei Negrita: testo e significato a Sanremo 2019

Testo Negrita a Sanremo 2019


Band tra le più famose e amate in Italia, con una carriera di ben 25 anni alle spalle, i Negrita tornano al Festival di Sanremo 2019 per portare una canzone che, dicono: ” […]è un rifiuto, è la non accettazione di certe storture che la società contemporanea ci regala e ci impone ogni giorno”. I ragazzi stanno bene, brano in gara dei Negrita, è pertanto una panoramica della società contemporanea di oggi.

Qui, il regolamento della 69esima edizione del Festival

I ragazzi stanno bene dei Negrita, ecco qui il testo della canzone

Tengo il passo sul mio tempo concentrato come un pugile
Sarà il peso del mio karma o la mia fortitudine
Con in mano una chitarra e un mazzo di fiori distorti
Per far pace con il mondo dei confini e passaporti
Dei fantasmi sulle barche e di barche senza un porto
Come vuole un comandante a cui conviene il gioco sporco
Dove camminiamo tutti con la testa ormai piegata
E le dita su uno schermo che ci riempie la giornata
Ma non mi va
Di raccogliere i miei anni dalla cenere
Voglio un sogno da sognare e voglio ridere
Non mi va
Non ho tempo per brillare voglio esplodere
Ché la vita è una poesia di storie uniche
E poi trovarsi qui sempre più confusi e soli
Tanto ormai non c’è più tempo che per essere crudeli
E intanto vai, vai che andiamo dentro queste notti di stelle
Con il cuore stretto in mano e con i tagli sulla pelle


Ma i ragazzi sono in strada, i ragazzi stanno bene
Non ascoltano i consigli e hanno il fuoco nelle vene
Scaleranno le montagne e ammireranno la pianura
Che cos’è la libertà? Io credo: è non aver più paura
Di piangere stasera, di sciuparvi l’atmosfera
E di somigliare a quelli come me
Non mi va…
Di lasciarmi abbandonare, di dovermi abituare
Di dovermi accontentare
Sopra di noi la gravità
Di un cielo che non ha pietà
Pezzi di vita che non vuoi perdere
Giorni di festa e altri da lacrime
Ma ho visto l’alba e mette i brividi, i brividi…

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