Come funziona il sito del reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza verso l’esordio; pronto al lancio il sito attraverso il quale si potrà fare domanda per ricevere la prestazione. Già oggi 4 febbraio 2019 dovrebbe comparire in rete Redditodicittadinanza.gov.it. D’altra parte, per il primo mese, il portale sarà solo informativo.
Sito Reddito di cittadinanza: le date da tenere a mente
Infatti, solo dal prossimo 6 marzo, che qualcuno ha già soprannominato “Rdc-Day”, si potrà cominciare a fare domanda per ricevere il Reddito; potrà essere inoltrata direttamente dal sito, oppure presso Poste e Caf (mancano ancora le convenzioni, però). Dunque, indicativamente a inizio aprile, le domande passeranno all’Inps per la verifica dei requisiti; quindi, i richiedenti dovrebbero sapere se la propria domanda è stata accolta o meno via email o sms.
Dopodiché, dopo una decina di giorni, coloro che hanno visto accolta la propria domanda, verranno convocati presso un ufficio di Poste per ritirare la propria Card. Poi, per fine aprile inizio maggio, previsto il primo accredito; tra aprile e maggio, chi riceve il Reddito dovrà recarsi presso un Centro per l’Impiego, o patronato convenzionato con Anpal, per firmare la Did, ossia la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro. Solo sul finire dell’estate entreranno in campo i Navigator, cioè i tutor che guideranno chi riceve il Reddito nella ricerca di un impiego.
Sito Reddito di cittadinanza: cosa serve per fare domanda
Per ricevere il Reddito bisognerà allegare alla domanda alcuni documenti. Innanzitutto, la propria dichiarazione Isee: fondamentale tra i requisiti non superare il reddito annuo di 9.360 euro; inoltre, il patrimonio mobiliare non potrà essere superiore ai 6mila euro (2mila euro in più per ogni componente del nucleo familiare), quella immobiliare dovrà essere inferiore ai 30mila euro (casa d’abitazione esclusa).
Infine, da ricordare che non si potrà fare domanda nei 12 mesi successivi alle dimissioni (a meno che non si siano determinate per giusta causa); non si potrà ricevere il reddito se intestatari – immatricolazione avvenuta nei 2 anni precedenti – di autoveicoli di cilindrata superiore ai 1600 cc, motoveicoli di cilindrata superiore ai 250 cc e imbarcazioni da diporto.
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