Potere esecutivo, legislativo e giudiziario. Differenza e chi li esercita
Che cosa sono i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario e quali sono i soggetti, indicati in Costituzione, che li esercitano.
I poteri esecutivo, legislativo e giudiziario sono quotidianamente parte delle notizie di cronaca, politica ed attualità in generale. Sono cioè concetti di diffusissima applicazione, su cui però talvolta, è possibile fare confusione. Vediamo di seguito e in sintesi cosa intendiamo quando parliamo di questi tre poteri e come distinguerli senza fare confusione.
Potere legislativo, esecutivo e giudiziario: qual è la differenza sostanziale
Il diritto moderno riconosce la separazione di questi tre poteri come un principio fondamentale. Il potere legislativo si distingue dagli altri due perché è il potere di legiferare, cioè di ideare, scrivere ed emanare leggi, frutto di una iniziativa politica di un corpo di rappresentanti dei cittadini; quello esecutivo è diverso, in quanto è caratterizzato dall’applicare queste leggi, al fine di andar incontro agli scopi e bisogni della collettività. Il potere giudiziario, invece, si differenzia dagli altri due, in quanto è il potere di giudicare ed eventualmente punire chi non rispetta le leggi dello Stato.
Potere legislativo, esecutivo e giudiziario: chi sono i soggetti che li esercitano
Anche i soggetti che esercitano tali poteri sono da tenere ben distinti. Essi sono definiti con assoluta chiarezza nella nostra Costituzione, che indica cosa sono e quali funzioni hanno. Il potere legislativo, in particolare, è di competenza del Parlamento, il quale può definirsi come il supremo organo rappresentativo dei cittadini italiani che, a seguito di elezioni politiche, ne rappresenta proporzionalmente gli orientamenti politici. E pertanto, dà sostanza alle iniziative politiche attraverso la produzione di leggi. Clicca qui, per scoprire le differenze tra decreto legge e decreto legislativo.
Il cosiddetto Governo, composto dal Primo Ministro e dagli altri Ministri, ha invece il compito di servirsi del potere esecutivo; il potere giudiziario, infine, è proprio dei giudici civili, penali ed amministrativi, i quali – dopo adeguata preparazione e il superamento dell’apposito concorso pubblico – sono in grado di svolgere questo delicato ruolo.
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