Quota 100 grazie alla Riforma Fornero
L’Inps deve essere indipendente e ha tutto il diritto di informare sulle conseguenze delle misure governative per tutelare il patto intergenerazionale. È quanto ha affermato il presidente dell’Inps Tito Boeri, ospite della trasmissione Otto e Mezzo, che ha parlato in particolare di reddito di cittadinanza, ma anche di Quota 100 e delle misure previdenziali attuate da questa legislatura.
Pensioni ultime notizie: Quota 100, nessun ricambio professionale
Il problema, per Boeri, è la sostenibilità per le nuove generazioni, visto l’aumento della spesa pensionistica attuale. Inoltre “molte persone che accedono a Quota 100 sono inattive e quindi non liberano alcun posto di lavoro”. Senza considerare nel settore privato, dove il turnover non funziona esattamente così come dicono gli esponenti del governo. Per Boeri non è realistica la tesi spesso promossa dal governo sul ricambio professionale e quindi su un aiuto alle nuove generazioni sotto il profilo lavorativo.
Pensioni ultime notizie: Quota 100 penalizzante
Boeri è tornato anche su Quota 100 in sé e sulla possibilità di penalizzazione, sotto il profilo economico. Una penalizzazione naturale, da un lato, visto che chi versa meno contributi avrà un assegno più ridotto. Dall’altro, una penalizzazione determinata ulteriormente dall’impossibilità di proseguire a lavorare, accumulando così di più per arricchire l’assegno, fatta eccezione per il limite di 5.000 euro derivante da lavoro autonomo occasionale.
Pensioni ultime notizie: Boeri, “Quota 100 nome sbagliato”
Per Boeri bisognerebbe anche smettere di chiamare Quota 100 in questo modo, perché molte persone si recano negli uffici Inps rivendicando una Quota 100 formata dalla somma tra età anagrafica e contributiva. Quanto in realtà è una Quota 62+38, visto che sono questi i requisiti minimi, rispettivamente sotto il profilo anagrafico e contributivo.
Pensioni ultime notizie: Boeri, “Quota 100 non cancella Fornero”
La platea di Quota 100 è molto ristretta e la Legge Fornero non è ancora pensionata. Inoltre, Quota 100 sarebbe stata impossibile senza quella Legge. “Paradossalmente l’intervento che darà più fondi per finanziare questa operazione, è uno degli interventi che era proprio della riforma del 2011, mi riferisco alla deindicizzazione delle pensioni. Questa è la parte che contribuisce di più a sostenere la cosiddetta Quota 100.
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