Patrimoniale conto corrente “10-12% in arrivo”: Italia in recessione

Pubblicato il 22 Febbraio 2019 alle 08:38 Autore: Guglielmo Sano

Conto corrente: Berlusconi avverte gli italiani sul rischio di una nuova patrimoniale dall’Abruzzo, dove a breve si terranno le elezioni per il Governatore

Patrimoniale conto corrente "10-12% in arrivo": Italia in recessione
Patrimoniale conto corrente “10-12% in arrivo”: Italia in recessione

Conto corrente e patrimoniale, cos’ha detto Berlusconi


Sembra un tipico allarme da campagna elettorale ed effettivamente Berlusconi avverte gli italiani sul rischio di una nuova patrimoniale dall’Abruzzo, dove domenica 10 febbraio 2019 si terranno le elezioni per il Governatore. “Siamo alla recessione, servirà una correzione della manovra e metteranno la patrimoniale del 10-12%, torneranno tasse sulla casa alte come in Francia e la tassa di successione” si è detto sicuro il Cavaliere durante il tour elettorale.

Patrimoniale Conto corrente: la campagna elettorale per l’Abruzzo

Le critiche di Berlusconi sono rivolte naturalmente ai 5 stelle, il suo bersaglio “preferito”, più che ai loro alleati di governo della Lega. Il partito di Salvini, però, non solo fa parte dell’asse di centrodestra ma ne è anche – scalzata ormai Forza Italia – il partito di punta.

D’altra parte, il Cavaliere sulla coalizione con Carroccio e FdI continua a non avere dubbi: “è sempre strategica ed è l’unica alternativa a questo governo di grillini incompetenti e incapaci, mossi dall’ostilità e dall’invidia sociale, che con i provvedimenti sulla giustizia hanno trasformato la presunzione di innocenza in presunzione di colpevolezza”. Dunque, continua il leader degli azzurri, “serve un governo di centrodestra, che realizzi il nostro programma, a cominciare da meno tasse su famiglie e imprese e più posti di lavoro. Loro invece bloccano tutto”.

Cosa serve per uscire dalla recessione? Berlusconi non ha dubbi: “serve tutto il contrario di quel che fa questo governo, contrario al mondo del lavoro e delle imprese”. Quindi, non sembra bastare al Cavaliere la Flat Tax di stampo leghista.

Patrimoniale conto corrente: un antico spauracchio

“Spero che Salvini e Di Maio non vadano avanti perché metteranno la patrimoniale”; queste parole vennero attribuite a Berlusconi a metà maggio 2018, quando il Cavaliere si trovava alla famosa mostra-mercato di antiquariato milanese mentre proseguivano le trattative in vista della formazione del governo giallo-verde. Il Cavaliere poi prontamente smentì anche di aver solo pensato una possibilità del genere, tuttavia, tornò a far aleggiare lo spauracchio della patrimoniale a novembre, durante un incontro con i coordinatori regionali di Fi e Antonio Tajani.

In generale, anche se non esiste un’imposta vera e propria sui patrimoni che superano una certa entità – come quella che vige in Francia – effettivamente gli italiani che investono i propri soldi già pagano una sorta di “patrimoniale”. Si pagano tasse sulle case di proprietà ad eccezione della casa dell’abitazione, le imposte sugli investimenti finanziari, il bollo su auto e moto, oltre alle tasse sui conti correnti oltre i 5mila euro. Insomma, comunque investano il proprio denaro, gli italiani pagano comunque qualche balzello.  

Ora, vista tale situazione, perché un governo, soprattutto se non “tecnico”, dovrebbe rischiare l’introduzione di una tassa patrimoniale – magari in forma di prelievo forzoso dai conti correnti – dato che verrebbe immediatamente punito dal punto di vista elettorale?

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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