Le pagelle dei big della prima serata del festival di Sanremo 2019

Pubblicato il 6 Febbraio 2019 alle 11:08 Autore: Martina Quagliano

Le pagelle dei big della prima serata del festival di Sanremo 2019. Il migliore, probabilmente, Daniele Silvestri (con il suo… argento vivo)

Le pagelle dei big della prima serata del festival di Sanremo 2019
Le pagelle dei big della prima serata del festival di Sanremo 2019

Un Sanremo diverso e musicalmente composito quello voluto quest’anno da Claudio Baglioni. Ad un primo ascolto il livello medio sembra buono, tra chi delude le aspettative e chi sorprende parecchio.

Sanremo 2019: bene Zen Circus. Livio Cori sperimenta con Nino D’Angelo

ASPETTO CHE TORNI – FRANCESCO RENGA

Il solito Francesco Renga che canta d’amore ma che sfodera meno vibrati del solito. Un po’ meglio di ciò a cui ci ha abituato, ma nella sostanza nulla di nuovo.  6-

UN’ALTRA LUCE – NINO D’ANGELO e LIVIO CORI

Sulla scia di Liberato, Livio Cori ha portato sul palco dell’Ariston una canzone neomelodica in chiave elettronica. Nino D’Angelo è la giusta dose di autorevolezza che accompagna, non in maniera eccelsa e con qualche vocalizzo di troppo, questo esperimento. Il sound è buono. 6+

MI FARO’ TROVARE PRONTO – NEK

 Una delle canzoni più orecchiabili e ballabili del Festival. “Sono pronto a non esser pronto mai” è una delle tante frasi un po’ banali contenute nel testo. Rimane nella sua comfort zone, anche se in passato ha fatto di meglio.  5 e 1/2

L’AMORE È UNA DITTATURA – ZEN CIRCUS

 La prima band indie ad esibirsi durante la sessantanovesima edizione del Festival. Gli Zen spiegano l’amore con la politica e la politica con l’amore “Hai la democrazia dentro il cuore ma l’amore è una dittatura”.Migliora sul finale, quando il sound diventa più rock. Gli Zen su quel palco hanno fatto una piccola rivoluzione. Esibizione stupenda in toto. 8

MUSICA CHE RESTA – IL VOLO

Musica che resta, ovvero Grande amore 2 – La Vendetta. Purtroppo.  “Siamo il sole in un giorno di pioggia, baciami l’anima”. 6- (e solo perché siamo a Sanremo).

Sanremo 2019: Daniele Silvestri “mattatore” della prima notte sanremese

COSA TI ASPETTI DA ME – LOREDANA BERTE’

Grande carriera alle spalle e grande artista. Che ha fatto il suo tempo. Inizia urlando più volte  “Cosa vuoi da me”. Testo banale, nonostante sia stato scritto da Gaetano Curreri che ci ha abituato a canzoni molto più belle e profonde. 5+

ARGENTO VIVO – DANIELE SILVESTRI

 Canzone politicamente impegnata che alza nettamente il livello qualitativo della competizione. Testo che si avvale della metafora della prigione per parlare ad una generazione rassegnata “Nessun reato commesso lì fuori, solo quello di nascere”. La frase “Mi resta solo Rancore” introduce il rapper, che eccelle. Voto: 10 (MVP)

SENZA FARLO APPOSTA – FEDERICA CARTA e SHADE

“Ti sei messa quei tacchi per ballarmi sul cuore”, “Dammi il mio panico quotidiano” e  “C’è la luna piena ma tu hai la luna storta”. Null’altro da aggiungere. Voto: 3

I TUOI PARTICOLARI – ULTIMO

Piano e voce sono la cifra stilistica di Ultimo. Brano un po’ troppo sanremese ed un passo indietro rispetto a Il Ballo delle Incertezze. Sa fare di meglio, ma è bravo, non c’è nulla da fare. 8

L’amore e la politica come temi centrali in questo Sanremo 2019

L’ULTIMO OSTACOLO – PAOLA TURCI

 È una delle canzoni  d’amore più belle del festival.  Paola rimane nella sua comfort zone ma lo fa con stile, con il suo mix unico di grinta e dolcezza. 8

DOV’È L’ITALIA – MOTTA

Dov’è l’Italia inizia col rumore del mare e già questo preannuncia una buona canzone politica  “Nascosto sono stato sempre, tra chi nasce e chi perde”. Più orecchiabile del solito, per essere una canzone di Motta. Anche lui, come gli Zen, punta sul connubio politica e amore:“Dov’è l’italia amore mio, mi sono perso anch’io.” Non male, ma può fare di meglio.  7 e 1/2

PER UN MILIONE – BOOMDABASH

“Non c’è niente al mondo migliore di te, nemmeno vincere un milione”.  Sound reggae salentino che sarà la hit della prossima estate (e che non è garanzia di qualità). 5

UN PO’ COME LA VITA – PATTY PRAVO E BRIGA

 Coppia strana quella di Patty Pravo e Briga, che portano sul palco una canzone in perfetto stile Sanremo. Intonazione non perfetta quella di Patty Pravo ma meno peggio dell’ultima volta. 5

ABBI CURA DI TE – SIMONE CRISTICCHI

Solito Simone Cristicchi. Magari il testo non è male ma la noia che è capace di  suscitare ha la meglio su tutto. Voto: 6-

ROLLS ROYCE – ACHILLE LAURO

Se non fosse per il testo “no sense” alla Achille Lauro, forse non lo avremmo riconosciuto. Sul palco sale un Achille diverso che mette su un esperimento pseudo rock/ trap non riuscitissimo ma che a tratti ricorda un giovane Vasco Rossi proprio su quello stesso palco. Per essere lui, molto meglio del solito. Voto: 7

MI SENTO BENE – ARISA

Se esistesse il premio “Miglior voce del Festival” lo vincerebbe lei a mani basse. Il sound della canzone è  allegro e ricorda i primi tempi di Arisa, in chiave meno stramba. Non male. 6

Sanremo 2019: Buone performance per i Negrita e Ghemon

I RAGAZZI STANNO BENE – NEGRITA

 Rassicuranti i Negrita, gli anni passano  ma loro non si tradiscono. Il pezzo è buono, anche se non è uno dei migliori del loro repertorio.  7-

ROSE VIOLA – GHEMON

Forse il miglior sound hip hop degli ultimi anni, sapientemente mixato col soul. La voce soul di Ghemon è stupenda. Unica pecca, il testo non particolarmente interessante. 8+

PAROLE NUOVE – EINAR

Canzonetta un po’ lagnosa sull’amore. Nulla di indimenticabile. 3

SOLO UNA CANZONE – EX – OTAGO

“Ci vuole molto coraggio per guardare Sanremo fino in fondo” cantano in una loro canzone gli Ex – Otago, ed è quello che bisogna fare per sentire la loro esibizione. Canzone non male, orecchiabile. Voce bella quella di Francesco. 7+

LE NOSTRE ANIME DI NOTTE – ANNA TATANGELO

Le nostre anime di notte.  Oltre al solito “ma si riferisce a Gigi?” non suscita grandi emozioni. 5 e 1/2

LA RAGAZZA CON IL CUORE DI LATTA – IRAMA

“Ci sarò comunque vada” e un coro gospel che non c’entra molto.  Insomma, nulla di che. 4 e 1/2

NONNO HOLLYWOOD – ENRICO NIGIOTTI

Ha fatto di meglio, ma ci si aspettava un motivetto pienamente sanremese. Niente di che. 6

SOLDI – MAHMOOD

Ruba il ruolo di trapper del Festival ad Achille Lauro. D’altronde la canzone è prodotta da Charlie Charles e Dardust. Trap con influenze orientali. La sentiremo nei prossimi mesi. 7-

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