Visita fiscale indennità di malattia Inps, come percepirla nel 2019

Chi si assenta dal lavoro causa malattia può essere sottoposto a visita fiscale e al tempo stesso percepisce l’indennità di malattia Inps.

Visita fiscale indennità di malattia Inps
Visita fiscale indennità di malattia Inps, come percepirla nel 2019

Indennità di malattia Inps 2019


Chi non si fa trovare al proprio domicilio quando risulta assente dal lavoro per malattia e salta così la visita fiscale può perdere l’indennità di malattia Inps. Dopotutto la visita fiscale Inps è un sistema escogitato per stanare i furbetti e trovare chi abusa del diritto alla salute usufruendo dei periodi di malattia retribuiti. Ma chi fa il furbo, per l’appunto, si comporta in modo scorretto non solo nei confronti del datore di lavoro, ma anche nei riguardi dello Stato, visto che percepisce indebitamente l’indennità di malattia. Va tuttavia precisato che l’indennità di malattia Inps non viene riconosciuta a tutte le categorie di lavoratori, ma solo ad alcune tipologie.

Visita fiscale: indennità di malattia Inps, a chi spetta

L’indennità di malattia Inps è riconosciuta ad alcune categorie di lavoratori quando questi ultimi sono costretti a restare a casa e a non recarsi a lavoro per via di una malattia.

Entrando più nel dettaglio, l’indennità di malattia Inps spetta ai seguenti soggetti.

Al tempo stesso l’indennità di malattia Inps non spetta ai seguenti lavoratori.

Visita fiscale e indennità di malattia Inps: quanto dura

Per i primi 3 giorni di malattia, il lavoratore assente viene retribuito generalmente dal datore di lavoro (anche se non in tutti i CCNL è previsto). Dal 4° giorno in poi, invece, scatta l’indennità di malattia Inps, ed è dunque l’Istituto che paga. La durata dell’indennità corrisponderà poi alla durata della prognosi indicata sul certificato medico. Tuttavia esiste un limite massimo superato il quale l’Inps non eroga più l’indennità e questo limite corrisponde a 180 giorni.  

Indennità di malattia Inps: come funziona la visita fiscale

Essere malati non svincola dagli obblighi nei confronti dell’azienda. Il lavoratore che si ammala e che dunque si assenta dal suo posto ha il dovere di comunicarlo tempestivamente al datore, per poi recarsi dal medico al fine di far redigere il certificato di malattia, che poi lo stesso medico di base inoltrerà all’Inps. Naturalmente, durante tutto il periodo di malattia, il lavoratore non dovrà compromettere la sua guarigione, ad esempio facendo di tutto per peggiorare la sua condizione di malattia allontanando così ulteriormente il suo rientro a lavoro.

Una volta che il certificato medico è stato inviato all’Inps, scatta la possibilità di ricevere al domicilio indicato la visita fiscale. Quest’ultima può arrivare infatti fin dal primo giorno di malattia, e inoltre anche durante i weekend e i festivi. Il lavoratore dovrà fare in modo che il medico fiscale lo reperisca facilmente. Ciò dovrà avvenire solo nelle fasce orarie di reperibilità, che per il lavoratore saranno le seguenti:

Quindi dovrà controllare che ci sia il nome sul citofono, o che quest’ultimo (e il campanello) sia funzionante, tanto per fare due esempi.

Assenza visita fiscale: sanzioni e conseguenze

Chi è assente alla visita fiscale, in caso di mancata giustificazione, andrà incontro a sanzioni sotto l’aspetto economico e non solo. L’indennità di malattia Inps sarà dunque sospesa seguendo i rispettivi tempi.

Il medico fiscale che non trova il lavoratore sarà tenuto a rilasciare un invito in busta chiusa rivolto al lavoratore a presentarsi alla successiva visita ambulatoriale, con data prestabilita.

In caso di comportamento scorretto recidivo, il lavoratore potrà incappare anche nel licenziamento per giusta causa. Tuttavia, per quest’ultima sanzione, bisognerebbe valutare il singolo caso specifico, visto che non sempre è consentito.

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