Primarie PD 2019: chi può votare, regolamento e quando. La data
Primarie PD 2019: si terranno domenica 3 marzo 2019; in pratica, a un anno dalle Politiche che hanno imposto ai Dem un profondo cambio di passo
Chi puo’ votare alle primarie PD e costo
Le primarie del Pd si terranno domenica 3 marzo 2019; in pratica, a un anno dalle Politiche che hanno imposto ai Dem un profondo cambio di passo. Gazebo aperti dalle 8 alle 20 per coloro che dichiareranno di riconoscersi nella proposta politica del partito e accettino di registrarsi nell’Albo pubblico.
Primarie PD 2019: appuntamento al 3 marzo
Per la quinta volta nella storia del Pd – nato nel 2007, congresso e primarie per statuto si tengono ogni 4 anni – il segretario verrà scelto direttamente dagli elettori. I candidati alla carica più importante inizialmente erano 6, dopo il ritiro di Marco Minniti. D’altra parte, dopo la prima fase delle primarie, il voto degli iscritti nei circoli, sono rimasti in corsa solo in tre, cioè i tre candidati più votati che hanno superato il 5% di preferenze. Eliminati Francesco Boccia, Maria Saladino e Dario Corallo.
Saranno, quindi, solo i nomi di Nicola Zingaretti (47,38% dei voti), Maurizio Martina (36,10%) e Roberto Giachetti (11,13%) a comparire sulle schede che verranno consegnate agli elettori che si recheranno ai gazebo. All’ultima tornata interna, furono un milione e ottocentomila gli elettori a partecipare alla fase delle primarie. Secondo gli esperti, arrivare a un milione in quest’occasione sarebbe considerata una vittoria tra le fila Dem.
Primarie PD 2019: Zingaretti in vantaggio
Al momento, la stragrande maggioranza dei sondaggi consegna al Governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti il ruolo di candidato da battere. Dietro di lui, secondo le ultime indiscrezioni, Roberto Giachetti starebbe guadagnando posizioni ai danni di Maurizio Martina.
Anche se, come ci si aspetta, alla fine fosse Zingaretti a vincere, un’affermazione al secondo posto di Giachetti, esponente dei “renziani”, metterebbe in difficoltà la segreteria del Presidente del Lazio. Ciò avverrebbe sia nel caso i cui i “renziani” optassero per una scissione, dato che il Pd perderebbe una consistente “fazione” interna.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it