Polo Nord magnetico terrestre: dove si trova, spostamento e cos’è
Il Polo Nord magnetico si sposta più velocemente del previsto, tanto da rendere necessaria la anticipata pubblicazione del Modello magnetico della terra.
Dove si trova il Polo Nord magnetico
Non tutti sanno che non esiste un polo nord ma esistono ben tre poli nord del nostro pianeta. Uno di questi è il polo nord magnetico, di cui parleremo in questo nostro articolo. Visto che una recente notizia scientifica parla proprio del polo nord magnetico, ovvero quello individuato dalle bussole, e anche definibile come il punto in corrispondenza del quale le linee del campo magnetico puntano verticalmente verso il basso come ci ricorda National Geographic.
Polo Nord magnetico, cosa sta succedendo?
Stando alle rilevazioni, lo spostamento del Polo Nord magnetico si starebbe verificando ad una velocità superiore a quella prevista. In particolare ad una velocità pari a a 55 chilometri l’anno. Tanto da rendere necessario un aggiornamento delle mappe col nuovo modello Magnetico della Terra. Un modello che viene normalmente pubblicato ogni 5 anni e la cui pubblicazione questa volta è stata anticipata di circa un anno. La pubblicazione è ad opera di National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), ente americano per le ricerche sull’atmosfera e gli oceani. L’utilità della pubblicazione ha a che fare con informazioni relative alla navigazione, ma anche tutto ciò che riguarda usi militari o navigazione aerea, sino alle app in uso agli smartphone.
Accelerazione Polo Nord magnetico, per gli esperti il fenomeno non deve destare preoccupazione
Come riferito dall’Ansa gli esperti dell’Istituto Nazionale hanno spiegato a cosa è dovuto tale fenomeno. Domenico Di Mauro, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha affermato che “lo spostamento dei poli magnetici è la manifestazione in superficie di ciò che genera il campo magnetico terrestre: correnti elettriche che scorrono nel nucleo esterno della Terra, fatto di ferro e nichel fusi, fluidi come l’acqua”. E sempre dall’Ingv l’esperto di geomagnetismo e paleomagnetismo Leonardo Sagnotti ha aggiunto che il fenomeno in atto “non deve destare preoccupazione, perché rientra nella normale variabilità del campo magnetico terrestre”.
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