È un tema delicato sia sul piano giuridico che su quello etico: si tratta dell’utero in affitto o maternità surrogata. Un argomento spesso dibattuto in Italia e oggetto di polemiche e critiche di vario tipo. Vediamo che risposta dà ad esso l’attuale legge italiana.
Utero in affitto: di che cosa si tratta e i rapporti con la legge sull’adozione
Anzitutto, occorre cosa intendiamo con la locuzione “utero in affitto” (anche detta maternità surrogata). Essa consiste nella pratica di una donna, la quale accetta di intraprendere e portare avanti una gravidanza per conto di una singola persona o di una coppia sterile. Talvolta può essere lei la madre naturale del bambino; in altri ipotesi invece porta in grembo il figlio di due differenti genitori naturali. Ci sono casi in una questa donna riceve un compenso in denaro per quanto accettato di compiere, altre volte (in quelle che sono anche definite “maternità altruistiche”) è piuttosto un gesto di volontariato verso una coppia che non riesce ad aver figli.
In Italia, il solo affidamento lecito di minori è quello attraverso le rigide regole contenute nella legge sull’adozione. La quale pone come centrale ed invalicabile l’interesse superiore del minore; il quale ha diritto a vivere in un contesto familiare adeguato alle sue necessità, alla sua crescita ed al suo benessere. Va da sè quindi che considerazioni di opportunità legate al desiderio di un singolo o di una coppia di avere figli (anche con l’utero in affitto), non ricevono tutela. Anzi: come ribadito anche dalla Corte di Cassazione, la pratica dell’utero in affitto (sia gratuita sia onerosa) è un comportamento illecito; che costituisce il reato di affidamento illegale di minore. E la pena è la reclusione da uno a tre anni (legge n. 184 del 1983).
Utero in affitto: dov’è legale nel mondo e quanto costa
Si è detto che tale pratica è dibattuta sia sul piano della legalità, sia sul piano prettamente etico. Ed in effetti, nel mondo, i vari Stati hanno risposto in maniera differente. Ci sono paesi, come l’Italia, la Spagna, la Germania o la Francia, in cui l’utero in affitto è vietato e sanzionato come reato. In altri paesi è invece disciplinato dalla legge secondo particolari condizioni, tra questi citiamo Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia.
Circa i costi, è difficile fare delle stime molto precise. Si può dire però che, in linea di massima, i costi dell’utero in affitto nei paesi dell’est Europa sono mediamente più bassi di quelli sussistenti in paesi come USA o Canada. Infatti in uno stato come l’Ucraina, il costo può essere di circa 29.000 euro, mentre in America si parte da cifre intorno ai 100.000 euro. Inoltre, man mano che ci sposta ad oriente, i costi tendono a scendere sempre più e in un paese in forte crisi come la Grecia (in particolare l’isola di Creta), l’utero in affitto è praticato a cifre davvero bassissime.
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