Fattura elettronica dal benzinaio
La fattura elettronica è a pagamento? La richiesta è illegittima e bisognerebbe segnalare la cosa alla Guardia di Finanza. Quanto appena detto si riferisce a degli episodi avvenuti in alcune stazioni di benzina, dove alla richiesta della fattura elettronica, il benzinaio aggiunge una commissione variabile tra 1 euro e 1,50 euro sull’importo del carburante immesso. La Federazione di categoria prende le distanze da questi casi che definisce isolati, ma al tempo stesso coglie l’occasione per segnalati alcuni problemi derivati dalla fattura digitale che ricadono sull’intero settore.
Fattura elettronica a pagamento dai benzinai: quanto chiedono
Dall’entrata in vigore dell’obbligo di fattura elettronica, i titolari di partita Iva che avevano una scheda carburante, e sulla quale il benzinaio era tenuto semplicemente ad apporre un timbro, sono costretti a chiedere la fattura digitale. Un adempimento burocratico che porta via tempo ai benzinai, alcuni dei quali stanno perfino chiedendo una piccola commissione per rilasciare la fattura digitale. Per il presidente di Avvocati dei Consumatori Domenico Romito la sovrattassa è assolutamente fuori legge. Come riferisce a Repubblica, “questi esercenti non possono addebitare alcunché al cliente solo perché ha bisogno di una fattura elettronica”. La cosa migliore da fare in questi casi? Chiamare la Guardia di Finanza.
Fattura elettronica a pagamento dai benzinai: Faib si difende
La Federazione autonoma italiana benzinai si difende dalle recenti segnalazioni pervenute sull’episodio succitato, prendendone le distanze. Come spiega Martino Landi si tratta solo di “casi sporadici” e di “iniziative dei singoli delle quali ogni singolo esercente si assume le responsabilità”. Landi coglie per l’occasione anche per parlare di alcuni problemi causati proprio dall’obbligo di fattura elettronica, spiegando una serie di disagi che quotidianamente i benzinai sono costretti ad affrontare.
“Fino a poco tempo fa bastava mettere un timbro su una scheda, mentre oggi bisogna censire il cliente e compilare il documento”. E se tutto questo avviene nelle ore di punta, con le auto in fila per mettere il carburante, il disagio è decisamente evidente. “Non dobbiamo dimenticare che molti impianti sono gestiti da una persona o da nuclei familiari ristretti”.
Fattura elettronica: i disagi per i benzinai
La soluzione migliore? Portarsi il lavoro a casa. Ma dopo una decina ore di lavoro il benzinaio è costretto “a compilare quelle 50-60 fatture” a casa, allungando così la tempistica di lavoro. Il danno è anche economico, considerando anche che con la fattura elettronica obbligatoria “sono aumentati i pagamenti con carta”, tracciati certamente, ma determinanti “una perdita dovuta alle commissioni bancarie, che vanno dallo 0,5% all’1% dell’importo”.
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