Come smettere di fumare senza ingrassare o con la sigaretta elettronica

Pubblicato il 4 Marzo 2019 alle 07:34 Autore: Daniele Sforza

Sapere come smettere di fumare senza ingrassare è una risposta che cercano in molti tra i tabagisti pentiti. In questo caso la e-cig aiuta o no?

Come smettere di fumare senza ingrassare
Come smettere di fumare senza ingrassare o con la sigaretta elettronica

Come non fumare più


Come smettere di fumare è una delle domande più frequenti che i fumatori “con i sensi di colpa” si pongono ogni giorno. Esistono diversi modi, ma il più funzionale è quello di smettere improvvisamente. “Trucchetti” come diminuire il consumo di sigarette, o darsi a rimedi alternativi come la sigaretta elettronica potrebbero non dare i risultati sperati. Smettere di fumare potrebbe portare l’ex tabagista a compensare la mancanza di tabacco (e gestuale) con il consumo di cibo. La conseguenza è un aumento di peso, determinato soprattutto dal consumo di spuntini più o meno modesti fuori pasto, i peggiori per chi non vuole mettere su peso.

C’è chi invece, come abbiamo accennato poco sopra, preferisce ridurre gradualmente il consumo di sigarette o passare alla sigaretta elettronica. Nel primo caso un periodo maggiore di stress o uno specifico episodio potrebbe mandare in cantiere i buoni propositi e far riprendere dopo qualche settimana un consumo di sigarette eccessivo. Nel secondo caso la compensazione potrebbe non essere tale da indurre il soggetto a dire addio al tabacco. Non è un caso che molti fruitori di sigarette elettroniche le alternino alle sigarette normali. Ma allora come smettere di fumare?

Come smettere di fumare senza ingrassare: i consigli

Abbiamo smesso di fumare e siamo convinti della nostra scelta. Basta soldi buttati in un qualcosa che di fatto danneggia la nostra salute. Tuttavia, ogni tanto, mangiamo qualcosa qui e qualcosa là, spizzichiamo perché ci prendono delle piccole voglie. Abbiamo rinunciato alla sigaretta, compensiamo con il cibo. E così prendiamo peso. Come riporta FondazioneVeronesi, “in media, chi smette di fumare prende tra i 4 e i 5 chili di peso nel giro delle prime settimane”. Il 30% di questo incremento è causato “dalla perdita degli effetti diretti della sigaretta sull’organismo, in particolare da quelli sul metabolismo basale che lo porta a consumare più calorie”. La parte restante deriva invece da una conseguenza puramente fisiologica. “Si tende ad avvertire di più l’appetito”.

Insomma, abbiamo perso il brutto vizio delle sigarette e abbiamo compensato quella perdita aumentando di peso. Come trovare il giusto equilibrio? È sufficiente seguire dei piccoli accorgimenti salutari. Si può fare in modo che gli spuntini fuori pasto non siano alimenti grassi o sfizi che aiutano ad aumentare di peso, ma che invece corrispondano a cibi poveri di calorie, come ad esempio frutta e verdura. In aggiunta a ciò, sarà utile svolgere regolare attività fisica, come ad esempio camminate veloci per una mezz’ora o un’ora al giorno. Se poi proprio non si riesce a seguire tali indicazioni, si faccia affidamento ad alcuni studi citati dalla Fondazione. Studi che “mostrano che i chili in più presi nel periodo in cui si è smesso di fumare vengono in molti casi smaltiti nell’arco del primo anno da non fumatori”. In molti casi non significa in tutti i casi, quindi, se è possibile, meglio seguire gli accorgimenti di cui sopra per aiutare a mantenersi in forma.

Come smettere di fumare: la sigaretta elettronica aiuta?

Si può smettere di fumare con l’aiuto della sigaretta elettronica? Spesso si fa uso di altri rimedi, come ad esempio il famoso cerotto, gomme o pasticche. Nulla che però possa compensare la mancanza della gestualità e allora si può credere che ricorrere alla e-cig possa aiutare anche, se non soprattutto, in questo. Sulla questione ci sono diversi studi e approfondimenti, che però spesso si contraddicono. La sigaretta elettronica fa male? Sì, ma meno della sigaretta normale, sembra essere la risposta che trova maggiori consensi.

Nonostante possa provocare irritazione alla gola, e che nel vapore emesso dalla e-cig ci siano sostanze cancerogene e metalli pesanti, contribuendo ad aumentare l’effetto dannoso del fumo passivo, come afferma il responsabile del centro antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Roberto Boffi, citato sempre dalla Fondazione Veronesi. E sempre quest’ultima segnala un altro dato importante. Ovvero che negli ultimi 5 anni, e quindi dal momento in cui le sigarette elettroniche sono state diffuse in Italia, “il numero dei fumatori in Italia non è diminuito”. A oggi la media parla del 21% della popolazione, ovvero poco meno di 11 milioni.

Insomma, la e-cig non sembra essere il deterrente perfetto per smettere di fumare (ma qualcuno potrebbe affermare il contrario). L’ingrediente segreto per farlo? Una grande forza di volontà e un po’ di sano d’amore verso se stessi, oltre alla consapevolezza che non sarà così facile come qualcuno potrebbe pensare.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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