Chi è Manuel Bortuzzo
Manuel Bortuzzo è salito, suo malgrado, agli onori della cronaca per essere stato ferito nel corso di una sparatoria la notte tra il 2 ed il 3 febbraio nelle vicinanze di un pub nel quartiere Axa di Roma. Ha rischiato la vita: al momento è fuori pericolo ma secondo quanto dichiarato dai medici rischia di non poter più camminare. Il ragazzo coinvolto nella sparatoria solo a causa di uno scambio di persona era una promessa del nuoto italiano.
Manuel Bortuzzo, tragico destino per il nuotatore che sognava le Olimpiadi
Manuel, classe 1999, alto circa 1 metro e 90 centimetri è nato a Trieste ma cresciuto a Treviso. Si trovava nella Capitale dopo essersi trasferito per ragioni sportive presso il centro federale di Ostia, in seguito ad una stagione andata male a causa di una mononucleosi. Un tragico destino per il nuotatore che anche in una recente intervista aveva confidato di allenarsi duro per rincorrere il sogno delle Olimpiadi. E magari di seguire le orme di campioni del nuoto che hanno conseguito numerosi successi come Domenico Fioravanti.
Manuel Bortuzzo, le parole del padre
In queste ore è il papà del ragazzo che tramite i media sta dando notizie delle condizioni del ragazzo. Il papà di Manuel Bortuzzo ha spiegato che suo figlio al momento è costretto da una paralisi ma non demorde sulla possibilità che possa tornare a camminare. Intanto i medici hanno fatto sapere che si tratta una “lesione midollare completa”. Nel frattempo Bortuzzo senior ha raccontato di aver parlato col figlio spiegandogli quale è la sua condizione di salute. In un primo momento le ipotesi investigative hanno considerato l’eventualità che la sparatoria potesse vedere un coinvolgimento da parte della fidanzata del nuotatore, con annesse ragioni di gelosia.
Manuel Bortuzzo, chi ha sparato
A svelare il motivo reale della sparatoria sono stati proprio gli aggressori. Due giovani rispettivamente di 24 e 25 ani che hanno ammesso di aver sparato per errore nel tentativo di colpire un ragazzo con cui avevano avuto una rissa in precedenza. Una dinamica che lascia, se possibile, ancora più sgomenti per un fatto di cronaca che ha fatto conoscere al grande pubblico una promessa del nuoto che d’ora in poi dovrà continuare a combattere per poter riprendere l’uso delle sue gambe.
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