È una notizia tragica quella che giunge dal Brasile: un incendio di vaste proporzioni ha distrutto parte del centro di allenamento della squadra brasiliana del Flamengo, uccidendo 10 persone e ferendone 3, di cui una in maniera grave.
Tra le 10 vittime vi sono 6 giocatori del settore giovanile della squadra di Rio de Janeiro, di età compresa tra i 14 e i 17 anni. Le altre quattro persone rimaste uccise erano impiegati del centro sportivo George Helal, soprannominato Ninho do Urubo (Nido dell’avvoltoio) e situato nel quartiere di Vargem Grande.
Il rogo si sarebbe verificato, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, intorno alle 5:17 del mattino (ore 8:17 italiane) nella parte che veniva utilizzata come alloggio per i ragazzi delle giovanili che arrivavano da altre città e che si allenavano e studiavano a spese del Flamengo.
L’incendio è stato domato e spento verso le 7:20 (ora locale) dai Vigili del Fuoco, occorsi immediatamente sul posto. Purtroppo per i giovani calciatori e gli impiegati non c’era più niente da fare.
Tra le vittime, il 15enne Christian Esmério, baby talento che aveva attirato l’interesse di alcuni grandi club europei.
Annullata, dalla Federcalcio di Rio, la partita Flamengo-Fluminense, valevole per le semifinali di Coppa Guabanara, in programma Sabato 9 Febbraio. Annullati anche gli allenamenti odierni delle due squadre.
Non si conoscono i nomi delle altre vittime e sono ancora ignote le cause dell’incendio.
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Tragedia Flamengo: i 3 feriti
Come detto, l’incendio di questa mattina ha provocato il ferimento di altri 3 giovani calciatori della squadra brasiliana. Si tratta di Cauã Emanuel Gomes Nunes (14 anni), Francisco Diogo Bento Alves (15 anni) e Jonathan Cruz Ventura (15 anni), il più grave dei tre.
Gomes Nunes potrebbe, a breve, tornare a casa. Bento Alves sarebbe in condizioni stabili e anche si trova ancora in terapia intensiva. Per quanto riguarda Cruz Ventura, come detto il più grave di tutti, il suo corpo sarebbe ustionato al 40%. Il ragazzo subirà un delicato intervento chirurgico presso l’ospedale Pedro II di Rio.
Tragedia Flamengo: i messaggi di cordoglio dal mondo del calcio
Tanti i messaggi di solidarietà arrivati da ex giocatori del Flamengo, ma anche dal mondo del calcio in generale.
Lucas Paquetà, che fino a pochi mesi fa frequentava quotidianamente il centro sportivo, ha postato un toccante messaggio su Twitter:
“La tristezza che questa notizia porta è immensa, ho trascorso 12 anni della mia vita vivendo in questo ambiente. Sogni e traguardi interrotti da una tragedia a cui non posso credere! Auguro molta forza alla famiglia e agli amici, possa Dio confortare il cuore di ciascuno! Preghiamo”.
Ai microfoni dell’Ansa ha parlato anche Leonardo, attuale dirigente rossonero con un passato da giocatore tra le fila del Flamengo:
“Sono molto toccato da quello che è successo al centro Ninho Do Urubu, quando ho cominciato a giocare nelle giovanili del Flamengo c’era solo il terreno e il sogno di costruire un centro sportivo di alto livello. Vorrei abbracciare tutte le famiglie delle vittime dell’incendio. Il mio pensiero e la mia preghiera sono per quei giovani che inseguivano il sogno di diventare calciatori”.
Il Milan ha successivamente espresso il proprio cordoglio con un tweet sul suo profilo ufficiale:
“Il nostro pensiero va alle vittime dell’incendio scoppiato nel centro sportivo del Flamengo. Ci stringiamo alle loro famiglie”.
Cordoglio anche da parte di Gabigol e Vinicius Junior. Il primo attualmente in forza alla squadra rossonera, mentre il secondo ha militato nelle giovanili dal 2005 al 2017, anno in cui esordì in prima squadra. “La notizia di oggi è triste. Ora i miei pensieri e le mie preghiere sono con tutte le persone coinvolte. Siamo uniti per voi” ha fatto sapere Gabigol tramite il profilo Twitter.
“Solo per ricordare le notti e i giorni che ho trascorso lì, è da rabbrividire. Ancora non ci credo, prego per tutti! Possa Dio benedire tutte le loro famiglie!” il commento di Vinicius Junior, sempre sullo stesso social.
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